Last updated on 7 marzo 2021
Sono tanti i commenti e le reazioni dopo l’arresto di Roberto Helg. Il presidente della Camera di commercio di Palermo, come abbiamo raccontato ieri, è stato colto con le mani nel sacco e arrestato dai carabinieri. Come vice presidente Gesap – società di gestione dell’aeroporto Falcone Borsellino – Helg ha chiesto 100mila euro ad un ristoratore, affittuario di uno degli spazi commerciali in cambio di una proroga agevolata. Al sopraggiungere della polizia giudiziaria nella stanza, attorno alle 17 di ieri, Helg aveva già ricevuto il titolo, riposto nella tasca della giacca, e sulla sua scrivania era presente una busta con 30 mila euro contanti.
CONFCOMMERCIO. Confcommercio Palermo ha espulso Roberto Helg dall’associazione. La decisione è stata presa oggi dopo una riunione di emergenza dopo l’arresto di Helg sorpreso con una tangente da 100 mila euro. “Il gruppo dirigente di Confcommercio Palermo, appresi con sgomento gli accadimenti nei quali risulta coinvolto Roberto Helg, riunitosi d’urgenza, esprime coralmente solidarietà e vicinanza all’imprenditore, anch’egli dirigente di Confcommercio Palermo, che ha denunciato i gravi fatti – dicono i dirigenti – Si è assunta la determinazione di applicare la massima sanzione prevista dallo Statuto, ovvero l’espulsione, nei confronti di Helg”. “Confcommercio Palermo, nel confermare il suo impegno per la legalità, si costituirà parte civile nel processo – annunciano – Il gruppo dirigente di Confcommercio Palermo, infine, ha espresso apprezzamento per il pregevole lavoro svolto dalla Magistratura e dalle Forze dell’Ordine”. “Quanto accaduto è stato un incidente di percorso, che non ci farà arretrare di un millimetro nella lotta alla corruzione e per la legalità”, ha detto Luigi Genuardi, vicepresidente vicario di Confcommercio Palermo, incontrando la stampa dopo l’arresto di Helg. Intanto, il difensore di Roberto Helg, l’avvocato Fabio Lanfranca, ha rinunciato al suo incarico “per ragioni di incompatibilità”. Lo ha annunciato lo stesso legale, che è anche il difensore di Confcommercio. “Sono fuori Palermo – dice Lanfranca – e sto apprendendo, ora dopo ora, sempre nuovi particolari sulla vicenda. Purtroppo ci sono profili di incompatibilità. Ho appreso anche della sua ammissione. E io sono legale dell’associazione dei commercianti, non posso accettare. Io assisto le vittime degli estorsori, non posso difendere Helg”. In queste ore Santi Palazzolo, l’imprenditore vittima della tangente, titolare della storica pasticceria di Cinisi, viene sentito dai carabinieri. Palazzolo si era presentato venerdì scorso al Nucleo investigativo per denunciare la richiesta di pizzo. Ieri sera l’arresto in flagranza.
GESAP. L’arresto del vice presidenteRoberto Helg viene definito in conferenza stampa dal presidente Fabio Giambrone come: “Fatto gravissimo che sta esponendo la società rispetto alla azione di rilancio che abbiamo messo in moto”. Non nasconde l’amarezza il rappresentante del Comune di Palermo in seno alla società di gestione dell’aeroporto: “Ringraziamo l’imprenditore che ha denunciato l’accaduto facendo un appello agli imprenditori che lavorano con Gesap che possano denunciare altri episodi analoghi. Il Cda di oggi ha deliberato alcuni punti fondamentali, revocando le funzioni del vice presidente Helg, e convocando l’assemblea dei soci per il 12 al fine di procedere alla nomina del nuovo rappresentante della Camera di Commercio. Rimaniamo a disposizione dell’autorità giudiziaria e ringraziamo gli inquirenti”. La Gesap ha anche deliberato anche la costituzione di parte civile della società. “Anche la legalità ha bisogno di un percorso di crescita e scoperto il guasto si va a ripararlo”, ha detto, invece, l’amministratore delegato Dario Colombo. “Andiamo avanti e non ci fermiamo nella nostra azione di rilancio – ha proseguito Giambrone, apparso sinceramente provato, ma ugualmente motivato a fare chiarezza – si parla di fatti singoli in una situazione circostanziata, se esiste un sistema non lo so”. Giambrone ha poi invitato il parlamentare regionale Fabrizio Ferrandelli che aveva attaccato la società, dichiarando che serve una gestione trasparente: “Se ha prove di comportamenti illegali della società, prendiamo un appuntamento insieme, lo accompagno io alla procura”.
FAVA. Queste le parole di Claudio Fava: “L’arresto di Roberto Helg impone una domanda urgente e rigorosa su cosa sia diventato oggi il fronte antimafia in Italia e su come abbia prodotto e protetto troppe carriere e troppi spazi di impunita’. Stupisce e indigna che Helg, arrestato in flagranza di reato per estorsione, sia lo stesso presidente Helg che qualche giorno fa polemizzava con i giornalisti negando che i commercianti di Palermo siano vessati dal pizzo. Se e’ vero cio’ che ci riferisce la procura di Palermo, oltre che un corrotto, Helg e’ anche una straordinaria faccia di bronzo”
Comments are closed.