“Centomila posti di lavoro sono andati in fumo in questi anni nel settore delle costruzioni”. E’ l’allarme lanciato da Santino Barbera, riconfermato oggi segretario generale della Filca Cisl Sicilia. L’elezione è avvenuta a conclusione dell’assise di due giorni degli edili della Cisl siciliana, svoltasi a Palermo. Eletti anche Antonino Cirivello, come segretario aggiunto, e Franco Iudici quale componente di segreteria.
“I posti di lavoro sono stati persi – ha commentato Barbera – a causa dell’incapacità istituzionale e politica a programmare gli interventi. La realizzazione di oltre mille opere è in fase di stallo da anni perché mancano i progetti esecutivi, la Sicilia detiene il primato di regina delle incompiute in Italia e rispetto al 2015 le gare d’appalto sono calate del 56 per cento“.
Il segretario generale degli edili della Cisl siciliana ha puntato l’indice contro le lentezze burocratiche. “Per realizzare un’opera pubblica in Sicilia servono 7 anni in media, 3 e mezzo in più di quelli del resto d’Italia – ha sottolineato – per colpa di una burocrazia inefficiente e di procedimenti troppo farraginosi. Occorre snellire concretamente gli iter amministrativi perché altrimenti inutile parlare di sviluppo”.
Per Barbera, le istituzioni e la classe politica hanno “la gravissima responsabilità di non saper programmare, limitando gli interventi alle logiche dell’emergenza. Si agisce solo per riparare un danno già avvenuto – ha concluso il segretario della Filca Cisl Sicilia – mai per prevenirlo. Basta con gli slogan sui mille cantieri che stanno per partire. Non si prendano in giro i siciliani e i 100mila edili disoccupati con promesse elettorali. Le risorse ci sono, non ci sono alibi per non spenderli”.
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