E’ stata approvata in commissione Bilancio dell’Ars la manovra finanziaria della Sicilia. Alla fine a votare sono stati in nove, sei i deputati assenti nelle fila della maggioranza, andata in frantumi: i documenti finanziari e il collegato sono passati con 5 voti a favore, 2 contrari e 2 astenuti.
Fondamentali le opposizioni, la presenza fino al voto finale dei 2 componenti dei 5stelle ha consentito il mantenimento del numero legale. Non solo: determinanti i voti a favore del presidente della commissione, Vincenzo Vinciullo (Ncd), e il deputato del Psi Giovanni Di Giacinto, che pur non condividendo l’impostazione della manovra data dal governo, hanno deciso di votarla per evitare il tracollo. A favore i tre deputati del Pd presenti: Giuseppe Lupo, Nello Dipasquale e Giovanni Panepinto.
Un testo snello, riscritto nelle ultime ore in sole 38 pagine che ha portate le forze politiche, dopo un’impasse durata settimane, a raggiungere finnalmente un’intesa. Tra le norme contenute nel documento che andra’ al vaglio dell’Aula a partire dal 7 aprile, quella che stanzia oltre 700 milioni in tre anni ai disabili. Si riconosce un debito fuori bilancio in favore delle comunita’ di alloggio dei minori per l’anno 2016, pari a 3 milioni e 300 mila euro. Via libera anche a un emendamento di Riccardo Savona (FI) che destina a 149 lavoratori di Almaviva le somme del fondo unico per il precariato dell’assessorato regionale al lavoro. I precari saranno avviati al percorso di stabilizzazione secondo le procedure in vigore per i lavoratori socialmente utili.
E ancora. Si autorizza il Ciapi di Priolo ad attuare progetti a valere sul fondo Fse utilizzando i dipendenti degli sportelli multifunzionali. Ok anche alla norma sull’ufficio stampa della Regione che vedra’ giornalisti reclutati senza concorso e sulla base di un esame del curriculum con contratto a tempo determinato. Al capitolo sono destinati 350 mila euro per il 2017 e 650 mila per il 2018. La commissione e’ poi passata all’esame del ‘collegato’.
Dopo due lunghi anni di dura battaglia parlamentare, con scontri ripetuti tra diversi deputati e l’amministratore unico Antonio Fiumefreddo, passa anche l’emendamento alla manovra che allinea l’agente di riscossione regionale a quello nazionale. Riscossione Sicilia, ente che produceva 18 milioni di euro all’anno di debito, dopo il probabile il via libera dell’Aula, sara’ messa in liquidazione e superata. Al suo posto operera’ il nuovo soggetto nazionale.
RISCOSSIONE SICILIA. “L’emendamento con cui si è decisa la liquidazione di Riscossione Sicilia è un atto di prepotenza minacciato, pianificato e violentemente consumato. La casta di Palazzo dei Normanni si è compattamente difesa dalla lesa maestà subita in questi mesi con il pignoramento delle indennità dei loro inquilini”. Così l’amministratore unico di Riscossione Sicilia, Antonio Fiumefreddo, commenta l’approvazione in commissione Bilancio dell’Ars, che in nottata ha varato la manovra finanziaria di un emendamento che prevede la liquidazione della società che riscuote le imposte in Sicilia, controllata dalla Regione siciliana.
“Brindano i poteri criminali che potranno tornare a dormire sonni tranquilli – attacca Fiumefreddo – brinda le casta degli impresentabili, brindano gli evasori seriali, piange la Sicilia degli onesti. Sono fiero d’aver servito i siciliani a testa alta e senza guardare in faccia nessuno”.
CINQUE STELLE. Esenzione ticket per gli inoccupati, indennizzo per le imprese danneggiate dalle opere pubbliche, biglietti on line per musei e aree turistiche. E ancora stop agli affitti d’oro per gli immobili in uso alla Regione, possibilità di pagamento dei ticket sanitari nelle tabaccherie, scomputo dei canoni di locazione nell’acquisto dei capannoni industriali e correttivi per fare ripartire la legge sulle professioni motorie, cosa che permetterà numerose assunzioni nelle palestre dell’isola. Ci sono tante norme targate M5S nelle pieghe della manovra finanziaria varata stanotte dalla commissione Bilancio dell’Assemblea regionale siciliana e attesa ora al vaglio dell’Aula.
L’esenzione del ticket sanitario per gli inoccupati è un vecchio pallino del Movimento che da sempre ha cercato di fare diventare legge, sia con un ddl autonomo, sia con emendamenti alle varie Finanziarie. La norma, che prevede una copertura iniziale di 3 milioni di euro, contempla la gratuità delle cure sanitarie, non solo per i disoccupati, ma anche per chi un lavoro non lo ha mai trovato e per i liberi professionisti, che hanno cessato l’attività.
Attualmente in Sicilia, in tema sanitario, si fa distinzione tra inoccupati (coloro in cerca di prima occupazione) e disoccupati, garantendo l’esenzione dal ticket solo a questi ultimi. L’indennizzo per le imprese danneggiate dalle opere pubbliche, invece, è una norma attesa da tante aziende che hanno visto le loro attività fortemente penalizzate dalla realizzazione di opere pubbliche, come quelle del Palermitano che stanno facendo i conti con i lavori dell’anello ferroviario, quelle penalizzate dai lavori sulla Caltanissetta-Agrigento e quelle messe in crisi dal raddoppio ferroviario Palermo-Punta Raisi.