Ars, seduta con un solo deputato in aula. Nuovo triste record. Tempo fa vi avevamo raccontato, infatti, della tristezza della seduta di quello che si vanta di essere “il parlamento più antico del mondo” con soli tre deputati in aula (clicca qui per leggere l’articolo). Adesso il record è stato superato. E ieri in aula c’era solo un deputato uno, in un clima surreale. Ed era il vice presidente Giuseppe Lupo (del Pd). Solitamente in aula ci sono, a fare numero e dare dignità a Palazzo dei Normanni, almeno i deputati del Movimento Cinque Stelle, che però ieri sono usciti per protesta. E quindi è rimasto solo in aula Lupo. All’ordine del giorno c’era l’attività ispettiva, e cioè interpellanze e interrogazioni che aspettano una risposta da mesi, se non da anni. Lupo, davanti all’aula vuota, ha dovuto leggere i titoli delle interrogazioni, dichiarandole via via rinviate o decadute. Lui parlava, come da regolamento, davanti ad un’aula vuota. Scrive ironicamente oggi Giovanni Cianciamino in prima pagina sul quotidiano La Sicilia, a proposito di Giuseppe Lupo e di questa surreale scena:
Neppure francescanamente può parlare agli animali che non ci sono. Né agli uccelli che cinguettano nel giardino del Palazzo. L’Aula è decisamente sorda e grigia (se il termine storico non piace, diciamo silente e incolore). È la sede di un Parlamento o di una silenziosa sala di preghiera? Quella si trova in altra parte del sito, chiusa ai visitatori come di consueto quando sono al lavoro, si fa per dire, i rappresentanti del popolo: anche la beffa di perdere turisti curiosi di visitare un «bene dell’umanità». come ha voluto l’Unesco. Lupo con pazienza, come il priore in convento al vespro ha snocciolato il rosario leggendo fino all’ultima parola il robusto fascicolo dell’attività ispettiva. Ma senza avere la soddisfazione di un sola risposta dei frati.
Non è la prima volta che all’Ars assistiamo a queste magre figure. Abbiamo già detto della seduta con tre deputati. E che dire della seduta del 15 ottobre scorso durata 57 minuti, oppure le sedute lampo, come il 23 ottobre 2013, quando l’assise dei parlamentari siciliani era durata 19 minuti tondi. Per quella stessa, stoica, presenza in aula ogni deputato è stato ricompensato con quasi 27 euro al minuto, ovvero 1.614 euro l’ora. La spesa complessiva per il 2014 dell’Ars ammonta a 160 milioni e 887 mila euro: l’anno precedente l’Ars era invece costata 164 milioni, e cioè 32 euro all’anno per ogni cittadino siciliano. Una cifra che rimane superiore al costo di Camera e Senato che pesano sulle tasche di ogni cittadino per 27 euro e 15 centesimi.