Con una circolare alle imprese associate Confindustria Catania rende nota la richiesta di revisione dei criteri di accesso al credito di imposta per le assunzioni di lavoratori svantaggiati nel Mezzogiorno, avanzata da Confindustria Sicilia al Dipartimento regionale del Lavoro.
In particolare l’Avviso pubblico n. 1 del 25 luglio scorso, emanato dall’amministrazione regionale, siciliana stabilisce che ai fini dell’utilizzo del bonus occupazione il datore di lavoro debba dichiarare “di non aver fatto ricorso alla cassa integrazione guadagni, a procedure di mobilità o di licenziamento collettivo negli ultimi sei mesi”, a far data dalla pubblicazione del medesimo Avviso.
L’applicazione di tale disposizione rischia però di penalizzare numerose imprese siciliane che hanno richiesto la cassa integrazione in deroga, ma per personale con qualifiche diverse rispetto a quelle dei lavoratori per i quali si richiede il credito di imposta. In altre regioni del Mezzogiorno, evidenzia Confindustria Sicilia, per l’accesso alle agevolazioni vigono criteri meno restrittivi. Nell’Avviso pubblico della Campania, ad esempio, è previsto: “…non avere in corso, ovvero non aver attivato, dalla data di assunzione e nei successivi 12 mesi procedure di Cig per la stessa qualifica professionale oggetto dell’incentivo”. Peraltro, sottolinea ancora l’organizzazione imprenditoriale siciliana, la Cig in deroga non può essere considerata alla stregua del “licenziamento per riduzione di personale”, tenendo conto che alla scadenza della cassa integrazione l’azienda potrebbe inserire nuovamente tutti i lavoratori nel processo produttivo. Per questo Confindustria Sicilia, onde evitare ulteriori vincoli alla ripresa dell’occupazione, invita il Dipartimento a rivedere il requisito per l’accesso al beneficio, soprattutto nei casi in cui l’assunzione interessi lavoratori svantaggiati con qualifiche diverse da quelle oggetto della Cig.