di Carlo Antonio Rallo
Il Pistacchio di Bronte, le Arance di Ribera, i Pomodori Pachino, il Marsala e le altre eccellenze della produzione agricola siciliana sono gli esempi più importanti di come nell’era di internet, dei servizi e della new economy, l’ossatura portante dell’economia di questa Regione continua ad essere – nonostante le tante difficoltà – quella agricola. In Sicilia si sono comunque sviluppati e affermati altri settori, ma pensare ad esempio all’automotive come un comparto importante dell’economia regionale è impossibile, visto il rapporto di odio e amore che da sempre ha avuto con l’isola. Non c’erano i presupposti, quando, con un grande contributo della Regione, nel 1970 fu costruito lo stabilimento Fiat di Termini Imerese, dove furono impiegati 1500 operai e si iniziò a produrre la 500, nè, quando, nel periodo di maggior produzione degli anni ‘80 garantì lavoro a 3200 operai e a tanti altri impiegati nell’indotto. Il resto è storia recente. Storia degli ultimi mesi, con la chiusura, la cassa integrazione e la fine di un “sogno” solamente accarezzato. L’automotive non avrà mai la forza trainante che ha avuto e ha l’agricoltura in Sicilia. I motivi sono tanti: logistici, pratici (siamo troppo lontani da tutto…) ma anche politici e burocratici… Nonostante tutto i motori continuano ad essere comunque importanti per questa terra, vuoi perchè teatro di eventi sportivi come la Targa Florio, vuoi perchè terrà di grandi piloti e imprenditori legati ad essi. Grazie anche a questo rapporto che viene dal passato, gli imprenditori Giacomo e Giuseppe Farrazzano hanno creato delle opportunità di lavoro, partendo da un nuovo concetto di automobile e iniziando a costruire la prima vettura elettrica Made in Sicily.
La loro azienda, la Tecnicar Veicoli Elettrici, costruisce a Siracusa la Genius, una citycar elettrica interamente progettata in loco e realizzata utilizzando solo materiali italiani. E’ una piccola utilitaria, nata per essere utilizzata nei centri urbani e per le zone a traffico limitato. La sua forza è la capacità di caricare il suo motore elettrico con una spesa di 1,50 euro e poter percorrere più di 100 km. Il suo prezzo, intorno ai 15.000 euro, è sicuramente molto più competitivo rispetto alle attuali concorrenti. Lunga 2.87 m, alta 1,69 m e larga 1.43 m, ha un peso complessivo di 700kg e il suo cuore “propulsivo” è un pacco batteria 72V. La Genius è in grado di ricaricarsi in 4/5ore. Il suo motore elettrico trifase asincrono da 8 Kw si può ricaricare ad una semplice presa monofase da 220V, la presa di corrente che abbiamo a casa.
L’impianto frenante è del tipo misto con dischi anteriori e tamburi posteriori, è completa di vetri elettrici, cerchi in lega e chiusura centralizzata. Chi acquista la Genius oltre ai vantaggi nei consumi, ha la possibilità di risparmiare fino al 50% dell’importo dell’assicurazione online. Uno sconto maggiore sulla polizza auto è riservato ai cittadini siciliani, che solitamente pagano le polize RCA tra le più costose d’Italia.
Se i grandi analisti di mercato e dell’economia ci insegnano che proprio nei momenti di crisi bisogna osare con le idee innovative, quello della Genius può essere una buona base di partenza per lo sviluppo. E puntare su idee innovative e sui giovani è quello che deve fare il mondo del lavoro. In Sicilia tra i tanti giovani di talento c’è anche Antonino Martini, Designer, neo laureato in Disegno Industriale alla facoltà di Architettura di Palermo. Antonio ha una grande passione per l’automotive design e per le auto d’epoca che unite alla sue competenze lo hanno portato alla eleborazione di alcuni idee-concept di due modelli d’auto che si rifanno al passato: A112 e 127. La sua Autobianchi A112 è rivolta ad un pubblico giovane o legato alle autovetture storiche. Il propulsore potrebbe essere il bicilindrico Twin Air da 900 cmᶾ, scelta fatta sia per acquistare leggerezza che per avere un sound che ricordi il modello originale. Essendo un remake, ci sono molti richiami dal modello passato, come il montante posteriore che funziona da sfiatatoio dell’aria e la strumentazione della plancia composta da due semplici elementi circolari. Il secondo lavoro di Antonio è una Fiat 127. L’auto, immaginata (e realizzata graficamente) è un’utilitaria sportiva, dalle linee aggressive, con ampi passaruota e una coda altrettanto grintosa. Un’auto accattivante che punta alla contando su dimensioni ridotte. Due progetti molto interessanti quelli del giovane e talentuoso designer, come altrettanto interessante è la Genius, la prima auto elettrica siciliana. A dimostrazione ancora una volta, di come la creatività dei siciliani può rappresentare una sicura possibilità di rilancio dell’economia.
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