«La regione non è in grado di gestire con adeguatezza sotto il profilo economico- finanziario l’opera della Rosolini-Modica, per questo chiediamo al governo nazionale di revocare al CAS e alla Regione, appunto, la responsabilità della realizzazione dell’importante lotto della Siracusa-Gela e di inviare un commissario per la corretta conduzione dell’appalto». Sono queste le dichiarazioni pubblicate tramite nota stampa dall’Ance di Ragusa e dalle organizzazioni sindacali a seguito del pagamento a metà delle somme dovute dalla Regione alla COSIGE per i due stadi di avanzamento lavori relativi al tratto di autostrada Rosolini –Modica (e il terzo è già scaduto il 31 di Ottobre). Il CAS si era impegnato a pagare i primi due SAL entro la fine di ottobre, ma oggi si è presentato con un trasferimento di 4,8 milioni di euro che, sommati alla prima tranche di circa 3 milioni di euro, non vanno a soddisfare nemmeno la metà delle spettanze dovute.
Le parole non dette
Quindi, per semplificare la cosa, ad oggi la COSIGE ha fatturato al CAS 28 milioni di euro che comprendono i tre stadi di avanzamento lavori, il Consorzio Autostrade ha versato all’impresa circa 7 milioni di euro complessivi a fronte di poco più di 14 milioni (quest’ultima ne ha già tirati fuori 40 mln), ma la Regione ha dato al CAS tutti i soldi. Quest’ultimo passaggio lo si evince da parte del comunicato diramato dall’Ance che, forse con troppi giri di parole, spiega una realtà che noi avevamo anticipato Sabato scorso. Ecco la parte del comunicato in questione: «ciò perché la Regione ed il CAS non hanno attivato i corretti “flussi” finanziari e così, sempre ad oggi, la Regione ha versato “virtualmente” su un conto dedicato (…ma non realmente, cash!) le somme al CAS il quale, però “realmente” dovrebbe saldare i SAL scaduti ma non può!».
Cosa vorrà dire questo passaggio? Cosa significa che i due Enti non hanno attivato i corretti flussi finanziari e che la regione trasferisce virtualmente le somme mentre il CAS realmente non può pagare?
Sono affermazioni che i diretti interessati, quelli cioè che le hanno scritte, non vogliono chiarire, ma che lasciano poco spazio all’immaginazione. Già nell’articolo pubblicato Sabato avevamo detto come ci fosse la volontà, da parte del direttore dell’Ance e dei responsabili delle sigle sindacali, di voler far trapelare qualcosa tra le righe, ma di non voler dire chiaramente quello che sanno.
Da quello che abbiamo appreso sappiamo che la Regione ha creato un conto ad hoc per poter trasferire le somme al CAS che, però, fino ad oggi non ha potuto prelevare da quel conto e, i soldi già pagati fino ad oggi alla COSIGE, sarebbero state prelevate dagli introiti dei caselli autostradali.
La sensazione è che tutto sembra tornare al punto che avevamo anticipato Sabato scorso, cioè che al CAS abbiamo qualche problemuccio nei conti e, potrebbe essere, che ci siano in atto delle procedure di pignoramento che bloccherebbero o rallenterebbero il trasferimento delle somme.
Il CAS intanto non risponde e, per cercare di fare chiarezza, il 6 Novembre i responsabili della COSIGE saranno accolti dal Prefetto di Ragusa dove, si spera, ci sarà anche la presenza di qualche referente del Consorzio Autostrade.