Una moderata crescita dell’economia siciliana nei primi sei mesi del 2018 in linea con i dati del 2017. Sono i dati emersi dal report della Banca d’Italia “L’economia della Sicilia – Aggiornamento congiunturale”, presentato questa mattina a Palermo. Nel complesso i ricavi delle imprese industriali e dei servizi privati non finanziari si sono espansi e sono aumentate le esportazioni, anche al netto del comparto petrolifero.
Le aspettative a breve termine rimangono comunque positive. Infatti dopo il recupero degli ultimi anni, la redditività delle aziende si è stabilizzata, mentre la disponibilità liquide sono ulteriormente aumentate; la dinamica degli investimenti stata contenuta, con una leggera crescita dell’industria. L’andamento ciclico del settore delle costruzioni è rimasto negativo, nonostante sia proseguito l’incremento delle compravendite residenziali.
L’occupazione del primo semestre dell’anno è risultata sostanzialmente stabile rispetto allo stesso periodo del 2017. Alla diminuzione del numero degli autonomi si è contrapposto un incremento dell’occupazione alle dipendenze. L’aumento dell’offerta di lavoro s’sospinto il tasso di disoccupazione che sia tesatura dei doppi rispetto la media nazionale.
È proseguita la crescita del credito al settore privato. L’espansione è stata ancora sostenuta dai finanziamenti alle famiglie; la contrazione dei prestiti alle imprese, in atto dal tuo quinquennio, si è attenuata fino quasi ad annullarsi. La qualità del credito erogato in Regione ha continuato a migliorare: il flusso di nuovi deteriorati in rapporto ai prestiti, che già nel 2017 era sceso rapidamente fino a un livello inferiore a quello pre-crisi, si è lievemente ridotto. I depositi bancari hanno continuato ad aumentare per effetto soprattutto dello cumulo delle giacenze in conto corrente.