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Beni culturali in Sicilia, ecco la circolare per le sponsorizzazioni, dopo le figuracce…

Last updated on 3 marzo 2021

Vi ricordate la magra figura successa a Selinunte? La Cantina Settesoli voleva sponsorizzare dei lavori al Parco Archeologico più grande d’Europa, solo che la cosa è stata resa impossibile dalla burocrazia della Regione. La storia l’abbiamo raccontata qui. Adesso si cerca di correre ai ripari.

E’ stata firmata questa mattina la circolare che regolamenta la materia delle sponsorizzazioni sui beni culturali siciliani. Nessun limite al contributo, trasparenza sui metodi di assegnazione in linea con quanto previsto dal codice dei contratti.

A darne notizia l’Assessore regionale dei Beni Culturali Carlo Vermiglio.

Per i contributi sotto i 40 mila euro si potrà procedere a trattativa privata, fatto salvo il divieto di frazionamento artificioso; sopra questa soglia la scelta dello sponsor dovrà avvenire a seguito di una procedura di gara ad evidenza pubblica.

“Questa circolare – afferma l’Assessore Vermiglio- definisce, secondo quanto previsto dalla normativa vigente, le forme di coinvolgimento dei privati nella conservazione, valorizzazione e gestione dei beni culturali nel rispetto dei principi di trasparenza, evidenza pubblica e massima semplificazione, così come previsto dalla finanziaria dello scorso maggio. Abbiamo così inteso dare un definitivo contributo di chiarezza alla materia, soprattutto al fine di incoraggiare i privati ad investire sul patrimonio culturale della Regione”.

Le tipologie di sponsorizzazione previste sono tre: quella strettamente finanziaria, laddove lo sponsor si accolla le spese dell’intervento; quella tecnica, nel cui ambito tutto l’intervento o parte di esso viene progettato e realizzato a cura dello sponsor; quella mista, cioè una combinazione delle prime due, dove, per, esempio lo sponsor potrà curare la progettazione e successivamente erogare il finanziamento.

“Sarà il contratto di sponsorizzazione – continua Vermiglio – a regolamentare in definitiva le prestazioni corrispettive, che graveranno tanto sul privato, obbligato ad una prestazione pecuniaria, quanto sul pubblico, impegnato a fornire prestazioni per veicolare il marchio o l’immagine dello sponsor”.

L’amministrazione regionale procederà, entro i primi mesi del 2016, ad individuare gli interventi per i quali si ritiene possibile ricorrere alla sponsorizzazione, che verranno pubblicati sul sito del dipartimento beni culturali. Ovviamente la procedura prevede anche la verifica dei requisiti di idoneità professionale, di qualificazione per eseguire lavori pubblici, di capacità economica e finanziaria, tecnica e professionale dei fornitori e dei prestatori di servizi, come disposto dalla normativa vigente.

“ Verificare l’idoneità dei proponenti rispetto alla tipologia di intervento proposto – aggiunge Vermiglio – risponde alla primaria esigenza di tutela dei nostri monumenti”.

All’interno della circolare vengono anche definiti i criteri per il project financing, che consentirà al privato la gestione del bene.

“Abbiamo previsto tale eventualità – conclude Vermiglio – applicando le disposizioni contenute nell’art.153 e seguenti del codice dei contratti”.

E Settesoli a Selinunte, nel frattempo, come è finita?  Cantine Settesoli dichiara che ad oggi non è stato ancora raggiunto alcun accordo con l’Assessorato Regionale ai beni Culturali. «Prendiamo atto della volontà a risolvere la questione – afferma Roberta Urso, responsabile delle Pubbliche Relazioni di Settesoli – ma in attesa di un documento ufficiale per noi tutto è ancora fermo. Attendiamo ancora fiduciosi che le difficoltà burocratiche si risolvano il più presto possibile»

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