“Il voto di oggi è senza dubbio un grande successo per l’Europa e per la lotta per la legalità”. Lo ha detto l’eurodeputata dl gruppo S&D, Rita Borsellino, commentando la relazione finale del rapporto su criminalità organizzata e corruzione, che è stata approvata oggi a larga maggioranza (29 favorevoli e 8 astenuti) dalla commissione Crim del Parlamento europeo. “Grazie all’intenso lavoro svolto in questi anni – continua – abbiamo prima di tutto acceso i riflettori sulla dimensione transnazionale delle mafie, in un’Europa che fino a poco tempo fa considerava questo fenomeno alla stregua di un problema locale. In secondo luogo, abbiamo indicato chiaramente qual è il cammino da seguire e quali sono gli strumenti da applicare per contrastare efficacemente criminalità organizzata e corruzione. “Questa relazione – conclude – getta le basi. Ora spetta alla Commissione europea fare in modo che si possano attuare le misure da noi individuate. Il Parlamento europeo vigilerà su questo percorso”.
La relazione ha richiesto 18 mesi di lavoro, con audizioni che hanno coinvolto tra gli altri magistrati, forze dell’ordine ed esperti. Nella relazione si individuano i punti necessari affinché si giunga a una maggiore cooperazione tra gli stati membri nella lotta al crimine organizzato. Tra questi, i principali riguardano:
– una definizione comune di crimine organizzato (comprendente, tra l’altro, l’introduzione del reato di partecipazione a un’organizzazione di stampo mafioso), di corruzione e di riciclaggio di denaro (incluso l’autoriciclaggio);
– una normativa europea che tuteli i diritti delle vittime e dei testimoni di giustizia;
– l’istituzione a livello europeo del reato di voto di scambio;
– sostegno a strumenti quali il sequestro e la confisca dei beni criminali, inclusi ulteriori metodi di confisca come la confisca su base civile;
– riutilizzo a fini sociali dei beni sottratti alla criminalità organizzata;
– una rapida adozione della proposta direttiva che prevede istituzione del Procuratore europeo;
– incandidabilità, ineleggiblità e decadenza da cariche pubbliche in seguito a condanne definitive per reati in materiali di criminalità organizzata, corruzione o riciclaggio di denaro;
– abolizione del segreto bancario;
– rafforzamento della normativa riguardante i crimini ambientali e il traffico di droga.
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