“A San Giuseppe Jato in Provincia di Palermo, dove un bene una volta appartenuto alla famiglia mafiosa dei Di Maggio oggi diventa una Casa alloggio per ragazze madri e donne vittime di disagio sociale intitolata a Rita Atria, giovane testimone di giustizia. Oggi ha vinto lo Stato. Ogni volta che un bene viene sottratto alla criminalità organizzata e restituito ad una comunità, vince lo Stato”.
Lo scrive su Facebook Maria Elena Boschi, che oggi ha inaugurato a San Giuseppe Jato, una casa alloggio per ragazze madri e donne vittime del disagio sociale intitolata a Rita Atria. Il centro nasce in un bene confiscato alla mafia. Alla consegna, oltre al sottosegretario, al sindaco di San Giuseppe Jato, Davide Licari, e alle autorità locali, hanno preso parte anche il sottosegretario alla Salute Davide Faraone.
“Al Senato stiamo discutendo la riforma dell’Agenzia dei beni confiscati alla mafia – ha aggiunto la Boschi – per rendere questo strumento sempre più efficace e per garantire massima trasparenza nelle procedure di assegnazione e di gestione dei beni. Grazie all’impegno di molte associazioni, di tanti cittadini e di bravi amministratori locali, luoghi dove un tempo si prendevano atroci decisioni di morte tornano ad essere centri di vita e di speranza. E’ bello immaginare che da oggi, in questa casa dedicata a Rita Atria, giovani donne con i loro bambini possano ricominciare a sorridere, accompagnate da una intera comunità”.
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