“Il Governo ha fatto retromarcia sulla Manovra facendo così una figura da dilettanti”. L’ex ministro dello Sviluppo Economico, Carlo Calenda, non fa sconti al Governo Conte sulla Legge di Bilancio sul dialogo con l’Europa. Calenda ha presentato il libro, “Orizzonti selvaggi”, alla Feltrinelli di Palermo, in una sala piena e con un format diverso rispetto alle tradizionali presentazioni. Niente giornalista a fare domande ma interlocuzione diretta con il pubblico.
“Il Governo ha facendo perdere miliardi al Paese, 900 milioni solo di interessi – ha proseguito Calenda -. Inoltre si sono fermati gli investimenti, insomma un vero disastro e non è detto che si concluderà positivamente”.
Bacchettate anche al suo partito, il Pd, definito “deprimente”. “Questo Pd non è più in grado di rappresentare i tanti progressisti, liberali e popolari italiani che non ne possono più di questo Governo – aggiunge – Non stiamo dando un bello spettacolo”.
E sull’ipotesi, fatta oggi dalle colonne del quotidiano Il Foglio del direttore Claudio Cerasa, sulla nascita di un suo partito l’ex ministro dello Sviluppo Economico è netto: “Non faccio nessun partito. Mai pensato o creduto ai partiti personali. Voglio costruire un grande fronte democratico, a partire dal Pd, con le forze sociali e civiche alle elezioni europee per combattere chi ci vuole portare fuori dall’Europa”.