“Valorizzare gli angoli di una città meravigliosa, una città che è come una bambina piena di sogni e speranze – si legge sui social di Lamborghini – Letizia Battaglia ha ritratto la sua Palermo assieme alla nostra Aventador Svj. E lo ha fatto in una maniera meravigliosa”. Così il marchio tedesco commenta gli scatti commissionati e realizzati dalla fotografa Letizia Battaglia, che ritraggono la supercar in due scorci di Palermo con due bambine, una delle quali in quali in posa facilmente equivocabile.
Immediata e negativa la reazione dell’opinione pubblica attraverso i social, reazione a cui oggi si aggiunge oggi quella dell’ADCI Art Directors Club Italiano, l’associazione che dal 1985 riunisce i migliori professionisti del mondo della pubblicità e della comunicazione – La fotografa probabilmente – riflette Vicky Gitto presidente dell’Art Director Club Italiano – per questi scatti ha inseguito un’idea che era nella sua mente, la Palermo-bambina senza rendersi conto che ha restituito tutt’altro”.
“Ovvero – continua il presidente dei pubblicitari italiani – un’incomprensibile cartolina che più che valorizzare scorci di Palermo, se ne appropria con arroganza, con quel bolide che a dispetto di tutti i suoi punti di eccellenza, come la storia del marchio, il design, l’avanguardia tecnologia, irrompe prepotentemente e disarmonicamente in una Palermo quotidiana, con un pubblicitariamente misero leitmotiv donne, motori e soldi. L’unica cosa – conclude Vicky Gitto – che qui le donne sono bambine”.
“Comunicare è un mestiere che va poco d’accordo con – l’autoreferenzialità – spiega Marco Riccobono, palermitano e responsabile di ADCI per la Sicilia – quando si esce con una campagna rivolta a tutti bisogna avere l’umiltà di comprendere che il fatto di avere un’immagine consolidata e molto forte, quale quella che il marchio Lamborghini si è guadagnato, non ti consente di irrompere sul pubblico dando per scontato che tutto quello che fai è il meglio. A maggior ragione se vai ‘fuoristrada’ – continua Riccobono – dacché qui si tratta di arte e comunicazione e, soprattutto, sentimento della gente. Specialità – conclude il pubblicitario siciliano – in cui evidentemente oggi a Palermo Lamborghini non si è guadagnata la pole position”.