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Caos politico a Pozzallo, vacilla la giunta Ammatuna. Monte: contro di noi un piano per scopi elettorali

A Pozzallo è caos politico. Per la prima volta la giunta capitanata dal sindaco Roberto Ammatuna (eletto con quasi il 73% dei consensi) sembra vacillare. Le dimissioni dell’assessore Stella Morana (che ha accusato l’amministrazione di avere priorità sbagliata in una situazione economica difficile (si punta agli spettacoli e non alle scuole) e le accuse della Presidente del Consiglio Quintilia Celestri che si è dichiarata indipendente prendendo le distanze dalla giunta e rivolgendo in particolare accuse al vice-sindaco Raffaele Monte che adesso risponde con una nota dove sottolinea

La Presidente del Consiglio, Quintilia Celestri, dopo aver occupato una delle poltrone più importanti di Palazzo La Pira per oltre sette anni, nell’ultimo consiglio comunale si dichiara indipendente. E questo perché, essendo Pozzallo come lei stessa l’ha definita, citando addirittura i versi del Sommo Poeta “una nave senza nocchiere in gran tempesta” ha deciso di abbandonare questa nave, invece di provare a salvarla, come dovrebbe fare chi fa parte di una squadra. Ed invece il colpo di genio: meglio accusare e diffamare Raffaele Monte “per aver condannato il comune al dissesto finanziario”.

Sono rimasto colpito dalle dichiarazioni della Presidente del Consiglio, soprattutto perché mi sono chiesto come sia possibile che in questi oltre sette anni non si sia resa conto delle condizioni finanziarie dell’ente nonostante il ruolo che ha ricoperto e che non la esime dalle responsabilità di cui oggi vorrebbe prendere le distanze. Certo, mi rendo conto che è difficile lavorare per il bene della città, essendo presente in Comune solo un’ora a settimana, a differenza di chi li ci passa intere giornate. Eppure, desidero ricordare alla Presidente che lei stessa ha approvato anche l’ultimo conto consuntivo e, sono certo, che per approvare un atto così importante avrà avuto sicuramente piena conoscenza della situazione, come il suo ruolo le impone. E purtuttavia, nel momento delle responsabilità, ha deciso di prendere le distanze dall’amministrazione che ha rappresentato in tutti questi anni. Il dissesto è la conseguenza di una serie di accantonamenti finanziari dovuti e fatti emergere dalla Corte dei Conti, portate anche alla sua attenzione, durante le varie fasi di controllo esercitate sul conto consuntivo 2021 con l’obbligo di apportare i correttivi nel rendiconto 2022. Debiti fuori bilancio, contenziosi ed arbitrati vari, tributi locali non riscossi, spese legali privi di coperture etc etc. Quasi ogni giorno, in questi due anni, ha bussato alla porta del Comune un commissario ad acta per l’attuazione dei provvedimenti i cui iter iniziale, risalgono persino a diversi decenni fa. Si è lavorato per la ricerca di soluzioni contabili, finanziarie e normative con un confronto costante con il Ministero, con la Corte dei Conti stessa, Regione, parlamentari di tutto l’arco costituzionale, con il collegio dei revisori, con tutti i funzionari apicali, con professionisti del settore. Anche il collegio della Corte dei Conti ha riconosciuto il lavoro svolto dall’Amministrazione ma la realtà dei fatti è sotto gli occhi di tutti tranne di quelli del Presidente. Per questo non accetto di essere accusato di aver provocato il dissesto di questa città! Peraltro, questa accusa gratuita quanto infondata è la madre, forse inconsapevole, di un odio che come mai si sta generando in città, soprattutto contro la mia persona. Le affermazioni della Presidente del Consiglio, anche sotto questo profilo, fanno intendere che non ha dominio di se e che non riesce a valutare le conseguenze delle sue stesse affermazioni, cosa che la rende di fatto incompatibile con il ruolo pacificatore e moderato del Presidente del Consiglio Comunale. Come i cittadini sanno, ho sempre lavorato per il bene di Pozzallo e a differenza di chi scappa nel momento del bisogno, ho anche cercato di portare avanti il lavoro affidatomi con la passione di sempre. Da assessore al turismo, come tutti gli assessori al turismo d’Italia, ho lavorato ad una direttiva di Giunta ed in sinergia con il Sindaco e la Giunta stessa adoperandomi affinchè la Città potesse avere un cartellone di manifestazioni di tutto rispetto e di grande richiamo turistico. E tutto questo senza gravare sulle tasche comunali o distrarre fondi. Ma la Presidente non può sapere tutto questo, perché non c’è mai stata, non ha mai partecipato a nessuna attività troppo impegnata a defilarsi e ad organizzare il suo futuro. Lei sì che pensa alla prossima campagna elettorale, anzi è per lei un pensiero fisso che la ossessiona e che le sta facendo perdere di vista l’importanza del ruolo che ricopre, ovvero quello di essere garante del Consiglio Comunale e consentire a questo di lavorare in serenità.

Ed invece sta accadendo proprio l’opposto, si sta generando un clima di ostruzionismo che non fa bene a nessuno. Il mio augurio è che si possa ritrovare il clima di serenità di cui ha bisogno la città, dove ognuno si assuma le responsabilità di ciò che dice e soprattutto delle azioni che compie perché poi saranno quelle che alla fine, faranno la differenza e che verranno giudicate dai cittadini. Proprio questi ultimi sono coloro che non dimenticano quello che è accaduto su alcune questioni di enorme

interesse per la collettività. Su una cosa siamo d’accordo: il passato non si dimentica facilmente e questo la Presidente dovrà tenerlo ben in mente.

Le ulteriori dichiarazioni rilasciate dalla Dott.ssa Morana, nell’ambito della sua lettera di dimissioni, sono ancor più diffamatorie, ove non addirittura false e comunque smentite da documenti pubblici.

Peraltro, lo scritto, che lamenta un atteggiamento della Giunta o del sottoscritto volto a non dare priorità all’ambito scolastico e al sostegno alle famiglie, contiene in sé enormi contraddizioni: da una parte dice che le è stato impedito di “utilizzare soldi o gran parte di essi per la manutenzione delle scuole (peraltro non facenti parte della sua delega), per il sostegno economico a famiglie e studenti, per il costo del biglietto della mensa e per il trasporto”, ma poche righe prima, la stessa aveva dichiarato la sussistenza della somma di “€ 66.955,30 che rimangono a disposizione per alleggerire il costo della refezione scolastica”.

Inoltre, visto che la Giunta ha messo a disposizione altre somme come da deliberazioni già assunte, con la presenza della Dott.ssa Morana, attraverso il progetto da me elaborato “Mareverso: un mare di inclusione” e finanziato dal Ministero dell’Interno dove sono previste somme pari ad € 55.000,00, per fruizione mensa scolastica, adeguamento locali, percorsi d’integrazione scolastica, trasporto ed attività d’integrazione. Con un altro finanziamento ministeriale, il cui atto amministrativo è in fase di approfondimento da parte dei revisori dei conti, la Giunta, aveva altresì stanziato una somma pari a € 40.000,00 per interventi a sostegno del diritto allo studio per le fasce più deboli.

Allora, i fondi ci sono oppure no?

Nasce spontanea la riflessione che le accuse formulate nei confronti del sottoscritto fino a poche ore fa sono solo pretestuose e strumentali ad un unico disegno, in continuazione con quanto dichiarato dal Presidente del Consiglio Comunale nella seduta del 16 settembre e, forse, frutto della medesima regia, legata alle nuove simpatie politiche di Celestri e Morana.

E ancora più impellente è la necessaria riflessione sulla volontà (o capacità?) della Morana di utilizzare i fondi messi a disposizione, rendendo ancora più semplice accusarmi infondatamente di spadroneggiare nella gestione degli stessi.

Ribadisco che le scelte assunte in Giunta sono state sempre condivise, concordate e votate all’unanimità dei presenti (tra i quali sempre la Dott.ssa Morana) e che le coperture economiche dell’estate Pozzallese e della sagra del pesce, i cui successi hanno evidentemente creato malumori in quanti facevano il tifo per la loro malriuscita, sono frutto di partecipazione a bandi regionali e assegnazione di fondi regionali, del Libero Consorzio e dell’Autorità Portuale per i quali non è possibile, a norma di legge, destinazione diversa, essendo la stessa vincolata. Nessuna somma del bilancio è stata mai utilizzata per finanziare attività turistiche e di spettacolo. A maggior ragione, ancora più infondata è l’accusa che il sottoscritto avrebbe vietato l’utilizzo di fondi pervenuti con vincolo di destinazione diverso rispetto a quello voluto dalla Morana. Si evidenzia che la distrazione di fondi con destinazione vincolata per altri fini è, ad oggi, vietata dalla legge, anche quando le proposte per le diverse finalità siano nobili e condivisibili.

Nemmeno i proventi relativi alla tassa di soggiorno, che mai come in questi anni sono stati così alti, sono state destinate a manifestazioni e spettacoli, ma all’avanzo di amministrazione. Né è stato mai utilizzato il fondo di riserva per manifestazioni relative alle mie deleghe.

Visto “l’esercizio provvisorio”, da gennaio dello scorso anno abbiamo operato in dodicesimi fino a settembre e, da settembre 2023, vista la “gestione provvisoria”, i rubinetti della spesa fino ad oggi sono chiusi e tali rimarranno.

Altri erano i tempi in cui si aprivano cassetti e si impegnavano risorse.

Il sottoscritto ha lavorato costantemente con il Sindaco, con la Giunta, con diversi Consiglieri Comunali, primi tra tutti, i Consiglieri di “Città Comune”, che ringrazio per la disponibilità, il sacrificio e lo spirito di appartenenza che non sono “i montiani” ma donne e uomini, professionisti e punti di riferimento della nostra società; con i Dirigenti, Funzionari e dipendenti del Comune, che si

sono spesi con abnegazione fino a tarda ora per rendere possibile la realizzazione delle varie attività, nonostante le enormi difficoltà ed emergenze quotidiane.

La gestione delle risorse messe a disposizione e finalizzate a creare economia sono state frutto di trasferte anche faticose che, insieme al Sindaco sono state fatte a Roma, a Palermo e presso altre sedi.

Il successo di tali eventi è il frutto di collaborazione tra Amministrazione, privati ed operatori economici tutti, che attendono il periodo estivo per contribuire alla crescita turistica ed economica di Pozzallo.

Ma tale successo è conseguenza di fatica, impegno e sacrificio, che sono gli unici frutti tangibili. Altro che voti!

Il successo di pubblico e i flussi turistici ed economici che ne sono derivati sono la dimostrazione che le scelte effettuate sono state corrette. Con buona pace di chi avrebbe voluto una “estate” fallimentare, con le inevitabili ripercussioni nel tessuto economico cittadino.

Come detto, in Giunta si è sempre lavorato nella condivisione anche nelle difficoltà, con un reciproco rispetto e sostegno nell’affrontare le diverse problematiche delle deleghe di tutti, ma la Morana, evidentemente, non è mai stata dei nostri. L’amarezza di leggere alcune dichiarazioni, soprattutto dopo che tale malumore è stato taciuto in Giunta, e non è stato mai chiesto alcun confronto, confermano che le dimissioni della Morana dipendono da ragioni del tutto diverse da quelle rappresentate, e da quelle diffuse nei vari gruppi social e di WP.

In conclusione, al netto della stanchezza della Dott.ssa Morana e della sua mancanza di volontà di continuare sotto il peso e la pressione quotidiana dei problemi, dallo scritto emerge la sua presa di coscienza del fallimento del proprio mandato.

A meno che non vi siano altre strategie, che a breve, ne sono certo, verranno portate alla luce.

Io, colpevole per aver fatto!

In queste ultime ore si aggiunge un’accusa altrettanto grave e infondata su una mia volontà a non impegnare somme destinandoli a servizi essenziali alla persona. Anche questo è falso e infamante finalizzato a gettare altra benzina sul fuoco per la quale mi riservo di rispondere in altro momento.

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