In ottanta Comuni siciliani verranno inviati i commissari ad acta dal’Assessorato regionale all’Energia per gestire l’emergenza rifiuti. Ci sono nell’elenco Caltanissetta ed Enna, ma anche Bagheria, Carini, ed ancora Partinico ed Isola delle Femmine. Partiranno all’inizio della prossima settimana oltre 80 decreti di nomina di commissari ad acta nei comuni siciliani affinché si proceda al recupero delle somme per effettuare i pagamenti e le pendenze che gli Ato (Ambiti territoriali ottimali) hanno, principalmente nei confronti dei lavoratori. I commissari ad acta, secondo quanto previsto dalla legge, verranno retribuiti con un compenso in relazione alle somme che andranno a recuperare.
Come raccontato nei giorni scorsi dal Mattino di Sicilia, ad oggi il superamento del vecchio sistema dei 27 Ato è rimasto solo sulla carta.L’assessorato all’Energia in coincidenza dell’approssimarsi della scadenza del prossimo 30 giugno, data in cui scade l’ordinanza che ha autorizzato negli ultimi 18 mesi la Regione siciliana alla proroga degli Ato, ha emanato una direttiva con cui «è sospesa, fino all’effettiva adozione dei Piani d’ambito, la verifica dei piani di intervento trasmessi dopo la data di pubblicazione della presente direttiva». La richiesta unanime da parte dei sindacati di Cgil, Cisl rete ed Uiltrasporti, era pervenuta nei giorni scorsi come ulteriore spunto di sollecitazione per arrivare all’approvazione dei piani di intervento, in assenza dei piano d’ambito che in dettaglio prevede, la ricognizione delle infrastrutture, un piano economico e finanziario, ed un programma degli interventi. L’assessore regionale all’Energia Vania Contrafatto chiarisce: «La direttiva determina e conferisce uno strumento di accelerazione rispetto allo stato delle cose. Svolge una funzione di riordino della legge 9 del 2010. È un ulteriore passaggio che vuole avere lo scopo di accelerare il transito verso le Srr. Di molti piani d’ambito si sta verificando la congruenza molti altri sono stati depositati. Ci era anche stata sollecitata dai sindacati, ma ripeto questa è una vicenda, nella quale ognuno deve fare la propria parte senza sottrarsi alle responsabilità». L’obiettivo finale della vicenda sollecitata anche dalle parti sociali, è quello di arrivare ad una rapida approvazione delle dotazioni organiche delle Srr, società per la regolamentazione del servizio di gestione rifiuti, che dovrebbero restituire ai comuni la gestione del servizio rifuti.