Cartelle esattoriali cancellate fino a 5mila euro ma non per tutti. Sarebbe questa la misura passata con il decreto sostegno 2021, che ha ricevuto ieri l’ok del Cdm. La Lega, prima del Consiglio dei ministri, aveva puntato i piedi, chiedendo che lo stralcio delle vecchie cartelle risalenti al 2000-2015 e fino a 5000 euro riguardasse tutti, e non solo i redditi più bassi.
La proposta di mediazione messa sul tavolo dal presidente del Consiglio Mario Draghi e dal ministro dell’Economia Daniele Franco – ridurre cioè l’arco temporale al 2011 inserendo un tetto fissato a 30mila euro di reddito Irpef – non sarebbe piaciuta alla Lega, pronta a rispedire la proposta al mittente. Ma Draghi avrebbe tenuto il punto, e più fonti di governo raccontano all’Adnkronos che avrebbe detto chiaro che, così come era stata congegnata la norma, avrebbe avuto profili riconducibili all’evasione fiscale più che a un semplice condono.
“Questo in effetti è un condono, ma di multe di oltre 10 anni fa, che noi abbiamo contenuto nell’importo di 5000 euro”, ha detto Draghi sul provvedimento.
Dunque sì alla cancellazione di vecchie cartelle, ma solo con un reddito Irpef che non superi i 30mila euro. Il colpo di bianchetto sulle cartelle varrà fino al 2011, mentre inizialmente avrebbe dovuto coprire il periodo 2000-2015.