La proposta del deputato regionale Mimmo Fazio si sanatoria per gli immobili costruiti entro 150 metri dal mare, in Sicilia, prima del 1985, non sarà discussa domani all’Ars perchè il presidente dell’assemblea, Ardizzone, ha rilevato profili di incostituzionalità.
“L’emendamento sulla cd sanatoria delle costruzioni realizzate nella fascia costiera dei 150 metri dalla riva contiene evidenti profili di incostituzionalità pertanto è inammissibile e quindi domani non verrà discusso in Aula”. Lo dichiara il presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Giovanni Ardizzone in un comunicato. “Gli uffici dell’Ars – continua – avevano già evidenziato tali anomalie durante l’esame in Commissione Ambiente e territorio, ma l’emendamento è stato inopinatamente messo ai voti”.
Della stessa linea si dichiara proprio il presidente della Quarta commissione Mariella Maggio (Pd), che chiarisce: “Ha fatto bene Ardizzone a dichiarare inammissibile la proposta di Fazio. E’ vero, quando il testo dell’emendamento è strato esaminato in commissione l’avevo dichiarato ammissibile ma era un testo completamente diverso: la nuova proposta apparentemente arretra al 1985– il riferimento è all’intervallo temporale di costruzione delle case che sarebbero state ammesse a sanatoria – , ma in realtà allarga e di molto l’aera di interesse alle zone semi-urbanizzate”.
E in effetti, proprio gli uffici dell’Ars avevano già dichiarato incostituzionale l’emendamento di Fazio, scrivendo in una nota: “La norma risultava, nella sua interpretazione letterale, infelice, oscura e di non facile interpretazione poiché non era chiaro se fosse direttamente applicabile alla generalità della cittadinanza ovvero fosse indirizzata solamente agli enti locali. Pertanto – si legge nella nota – le disposizioni sulla inedificabilità assoluta delle costruzioni all’interno dei 150 metri dalla battigia devono intendersi direttamente e immediatamente applicabili ai privati fin dal 1976”.
E non solo: secondo l’Ars, “l’emendamento, ampliando l’applicazione del condono edilizio, addirittura 31 anni dopo l’approvazione della norma di riferimento, sembra anche contrastare con il principio di ragionevolezza, e altro aspetto critico è la previsione del silenzio-assenso da parte delle Soprintendenze per i beni culturali e ambientali sulla autorizzazioni paesaggistiche che è possibile solo per quelle autorizzazioni espresse nelle relative conferenze di servizi”.
Sul tema stamattina è intervenuto anche il presidente della commissione Ambiente della Camera Ermete Realacci: “Mi auguro che l’Assemblea Regionale Siciliana respinga senza tentennamenti l’emendamento a prima firma del deputato regionale Fazio. Mi auguro che l’intervento del governo nazionale non serva: una regione bella come la Sicilia non merita il disonore e la vergogna di una nuova sanatoria edilizia, che alimenterebbe l’economia illegale e rappresenterebbe un pessimo segnale per il futuro economico e civile dell’Isola”.
Domani, alle 16, orario di convocazione dell’Assemblea regionale siciliana, ci sarà un blitz di Legambiente a Piazza del Parlamento.
Intanto, secondo alcuni rumor, pare che la sanatoria sia stata ritirata anche in virtù dell’accordo tra Pd e Forza Italia per studiare manovre anti – Cinque Stelle. In pratica i due partiti si sono messi d’accordo per modificare la legge elettorale per l’elezione dei sindaci in Sicilia, eliminando il turno di ballottaggio anche dai Comuni più grandi. Questo, perché, dati alla mano, i Cinque Stelle vincono spesso in rimonta nei ballottaggi. Ma il Pd pare che abbia posto a Forza Italia come condizione per poter dialogare su questa modifica, il ritiro dell’emendamento di Fazio (che tuttavia è del Gruppo Misto) sulle case abusive. Ed ecco che la proposta di Fazio è diventata incostituzionale….
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