Il gup di Palermo ha rinviato a giudizio i collaboratori del settimanale “L’Espresso” Piero Messina e Maurizio Zoppi, autori dell’articolo sulla presunta intercettazione tra il governatore siciliano Rosario Crocetta e il suo medico, Matteo Tutino. Nella conversazione telefonica, sempre smentita dalla Procura, i due avrebbero parlato dell’allora assessore regionale alla Salute, Lucia Borsellino. Il medico, accusato di falso, truffa e peculato, avrebbe detto a Crocetta: “Lucia Borsellino va fatta fuori, come il padre”. La Procura, dopo il riascolto di tutte le intercettazioni eseguite nel corso dell’inchiesta su Tutino, e dopo aver sentito tutti i protagonisti della vicenda, aveva chiesto il giudizio immediato, rigettato dal gip, a dicembre, perché – a dire del giudice – mancava l’evidenza della prova, requisito imposto dalla legge per il rito alternativo. Messina e Zoppi sono imputati per calunnia e pubblicazione di notizie false. Il processo inizierà il prossimo 7 dicembre davanti alla quinta sezione penale.