Oltre 358 milioni di euro, utili per costruire il collegamento fra piazza Stesicoro e l’aeroporto di Catania, realizzando quasi 7 km di rotaie e otto nuove stazioni, oltre all’acquisto di nuovi treni. Lo ha deciso la Commissione Europea. A rappresentare la Sicilia a Bruxelles erano presenti l’assessore regionale alle Infrastrutture Marco Falcone e il sindaco di Catania Salvo Pogliese. La tratta metropolitana della Ferrovia Circumetnea rientra fra i grandi investimenti infrastrutturali in dieci Stati.
Lo scorso febbraio il delegato alle Infrastrutture del presidente Nello Musumeci e il primo cittadino di Catania, assieme al direttore generale di Fce Salvatore Fiore, avevano accolto in città Nicolas Gibert-Morin,dirigente della Dg Regio della Commissione europea, per fare il punto sugli ultimi dettagli del progetto e portare così l’opera a finanziamento.
“Il Governo Musumeci – ha commentato l’assessore Falcone – assicurerà il massimo supporto alla Ferrovia Circumetnea in tutte le azioni per l’appaltabilità di un’infrastruttura strategica non solo per la città di Catania, ma per tutta la Sicilia. Così come avvenuto sinora, mantenendo costante il contatto con le istituzioni comunitarie – prosegue Falcone – saremo in prima linea al fine di poter traguardare la realizzazione dell’opera entro il prossimo quinquennio”.
“Il completamento della metropolitana – ha detto il sindaco Pogliese – rappresenta una legittima e diffusa aspirazione dei catanesi che si realizza, ponendo finalmente la città al livello delle altre grandi metropoli del Mediterraneo. Catania ne guadagnerà in qualità della vita, riduzione del traffico urbano e miglioramento degli standard infrastrutturali dell’intero territorio grazie all’intermodalità fra metro e aeroporto. Sapremo dimostrare di meritare la fiducia dell’Europa”.
Il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci esprime compiacimento per la decisione della Commissione europea. “Apprezziamo – evidenzia il governatore – l’attenzione di Bruxelles per le grandi infrastrutture dell’Isola. Speriamo che adesso i tempi siano quelli che tutti immaginiamo e cioè celeri e senza intoppi”.