“Giudizio sul governo Crocetta? Lo daremo a fine legislatura”. Il presidente di Sicindustria, Giuseppe Catanzaro, a margine di un convegno nella sede degli industriali a Palermo, non esprime ancora giudizi sull’operato del Governo ma commenta duramente la Finanziaria recentemente approvata dall’Ars.
“La Finanziaria è stata caratterizzata da un rapporto di tipo pre-elettoralistico. È accaduto che il merito della crescita economica è stato sostituito da logiche di rapporti politici e strumentalizzazioni. Bisogna fare in modo che chi vince le elezioni governi con una maggioranza d’aula, così che l’alibi che non si possono fare le riforme, perché non si ha il numero sufficiente di deputati che le votano, cada – prosegue afferma il presidente di Sicindustria -. Coalizioni e organizzazioni di movimenti e partiti assegnino a un governatore l’onere del governo e a un’altra parte l’onere del controllo e della vigilanza, facendo cadere gli alibi. Speriamo che su questi argomenti trovino un’intesa gli attori della politica che hanno il primato delle scelte”.
“Il giudizio sul governo – prosegue il leader degli industriali siciliani – lo abbiamo già dato in passato sulla scorta dei fatti. Alcuni li abbiamo apprezzati, e mi riferisco alla diversa tenuta dei conti, che sono migliorati, ma su tante altre cose attendiamo l’ultimo scorcio di legislatura per vedere se verranno portate a termine alcune cose che sono in cantiere e che sono importanti per lo sviluppo delle imprese”.
“Con la nuova finanziaria la Sicilia è la regione dove si pagano meno tasse”. Lo dichiara il presidente della Regione siciliana Rosario Crocetta, rispondendo a quanto affermato da Sicindustria.
“Il governo aveva presentato una finanziaria secca – al dicembre 2016 – con 15 articoli. Nel corso del dibattito parlamentare sono arrivate proposte che hanno emendato la manovra, come è previsto dalle regole democratiche. Volevo una finanziaria secca proprio per evitare accuse di elettoralismo. Consiglierei a Sicindustria, di aspettare la pubblicazione della manovra per fare le opportune valutazioni. Comprenderà che per la prima volta dopo anni, non ci sono fondi per gli investimenti che vengono destinati a coprire la spesa corrente. Negli anni passati, circa un miliardo di Fsc veniva utilizzato per coprire quelle spese, mentre quest’anno tali somme sono dedicate agli investimenti. Le operazioni, come l’acquisizione del patrimonio immobiliare, riducono le obbligazioni verso terzi, l’abbassamento delle tasse porta la Sicilia ad essere la regione italiana dove si pagano meno imposte, abbiamo aumentato la solidarietà, non mi sembra poco. È un bilancio vero, triennale, che prevede una vera programmazione”.