Un piano per salvare Wind Jet, la compagnia aerea siciliana low cost che fa capo al patron del Catania Calcio Nino Pulvirenti. Oggi l'amministratore delegato Stefano Rantuccio ha inviato al ministero per le Attività produttive la comunicazione che l'azienda etnea è disponibile a incontrare il ministro Corrado Passera a partire dal 13 settembre ovvero a partire da giovedì prossimo. Nelle ultime ore, in pratica, i vertici di Wind Jet avrebbero definito una parte delle azioni necessarie per far ripartire la compagnia low cost siciliana e i prossimi giorni serviranno a definire meglio i dettagli dell'operazione che dovrà essere illustrata al ministro e alle parti sociali. Di più, per il momento, non è possibile sapere: i vertici di Wind Jet comunicano solo di essere "disponibili a partecipare a un tavolo di confronto" a Roma, si legge nella lettera inviata oggi, riprendendo il confronto interrotto a metà agosto. "Confermiamo la nostra più ampia disponibilità – si legge nella missiva dell'amministratore delegato Stefano Rantuccio – a partecipare in tempi brevi, già a far data dal 13 settembre, a un tavolo di confronto con Istituzioni e Parti Sociali per illustrare i piani in corso di definizione per la continuità aziendale".
Tra le ipotesi sul tappeto finora anche la possibilità che nella compagine aziendale (una newco) possa entrare la Regione siciliana attraverso Irfis-FinSicilia, la finanziaria creata qualche mese fa al cui vertice c'è l'ex direttore generale di Banca Nuova Francesco Maiolini. Categoricamente esclusa da fonti Wind Jet invece qualsiasi collaborazione con la cosiddetta cordata siciliana che si era fatta avanti nei giorni scorsi. Anche se loro tornano alla carica : "C'è un contatto con Windjet e
siamo pronti a un incontro anche questa notte" afferma Roberto Corrao, medico specialista in medicina aeronautica e titolare di Aviomed, a nome della cordata di imprenditori siciliani disposta "all'affitto per stralcio degli asset indispensabili alla ripresa immediata dei voli" della compagnia in crisi economica.
"Noi siamo pronti, e se ci invitano siamo disposti anche partecipare al tavolo del ministero dello Sviluppo economico", annuncia Corrao, rivelando che "il gruppo di investitori disponibili si sta allargando". "I tempi però – aggiunge – sono stretti: Windjet dovrà dirci se c'è veramente voglia di trattare per potere dire ai loro dipendenti qual è il loro futuro". Dalla società aerea si apprende che quello con gli imprenditori siciliani "è una delle decina e decine di richieste di contatti ricevuti" e che non c'è "alcun collegamento" con la disponibilità data dalla compagnia al ministero per un tavolo di confronto a Roma dove, si sottolinea da Windjet, "saranno presenti soltanto ed esclusivamente istituzioni e parti sociali".