Chi governa l’emergenza Covid in Sicilia? Il governo nazionale, che per bocca di Mario Draghi ha escluso la Dad? il presidente della Regione Nello Musumeci, forte di un comitato scientifico, monitoraggio continuo delle strutture dell’assessorato alla Salute e così via cantando? La domanda, come direbbe il tizio, sorge spontanea. Perché a volte sembra di vivere in un mondo a parte, in cui ognuno si fa le regole che vuole e quando vuole, magari sulla spinta emozionale.
Ma la scienza non ha nulla di emozionale: è metodo, osservazione, verifica, dati, numeri. La scienza non ha nulla a che fare con il consenso, la politica, le elezioni. Ed è l’unico punto di riferimento certo che ci può rimanere in un momento così complicato. vale la pena ricordarlo: se i ragazzi non possono andare a scuola allora non devono nemmeno uscire, andare in pizzeria, incontrare gli amici, frequentare luoghi pubblici. Non devono ora e non dovevano neanche prima, durante le Feste natalizie, quando alla nonna bramava il cuore di avere tutti a tavola il giorno di Natale: figli, nuore, nipoti e perché no bisnipoti.
Siamo sull’orlo del ridicolo. Anche per un altro motivo: si è rotto il filo della collaborazione istituzionale tra rappresentanti degli Enti locali e Regione. E questo, anche se non sembra, è un grave precedente. I sindaci invocano un articolo dell’ordinamento degli Enti locali che non dà loro, con chiarezza, un potere così ampio. Così il risultato è il caos. Oggi abbiamo le repubbliche autonome dei Comuni domani magari Guelfi e Ghibellini. Mentre i cittadini, sulla scorta della paura, sono sempre più sfiduciati e disorientati. Perché a questo punto, diciamolo, la vera emergenza è istituzionale. Ci sono amministratori che non sono stati capaci di governare l’ordinario e oggi pensano di svangarla puntando sullo straordinario.
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