L’ANCI, l’Associazione Nazionale Comuni Italiani, e le Organizzazioni Sindacali degli Edicolanti hanno sottoscritto il 4 dicembre il protocollo d’intesa per contrastare la crisi del settore editoria e garantire una rete capillare di edicole su tutto il territorio nazionale, attraverso una serie di misure che vanno dalle agevolazioni fiscali, all’applicazione della normativa e delle relative sanzioni, all’ampliamento dei beni e servizi offerti in edicola (anche su suolo pubblico) per finire con la possibilità di svolgere servizi al cittadino.
“E’ un primo passo che ritengo molto importante – commenta il presidente SNAG Armando Abbiati – in primo luogo perché rimedia alla “gaffe istituzionale” che avevo segnalato al Presidente Decaro un anno fa, allorquando l’ANCI aveva stipulato una convenzione per lo sviluppo della rete di vendita solo con la FIEG, e poi perché finalmente si riconosce agli edicolanti il giusto ruolo nei progetti di sviluppo della rete di vendita con i Comuni. Devo quindi ringraziare personalmente il Presidente Decaro per l’attenzione e la sensibilità mostrata verso la rete delle edicole”.
La profonda crisi che nell’ultimo decennio sta interessando il settore dell’editoria quotidiana e periodica ha ripercussioni su tutta la filiera del settore colpendo anche la distribuzione e le edicole. L’obiettivo del protocollo d’intesa è di riqualificare, modernizzare e trasformare le edicole in luoghi al servizio delle comunità locali. La sensibilizzazione delle Amministrazioni comunali ha un ruolo fondamentale negli accordi del protocollo affinché sia data agli edicolanti la possibilità di ampliare la categoria di servizi offerti (pagamento ticket, prenotazioni visite mediche, richieste certificati, etc.), sia assicurata una presenza capillare delle edicole anche nelle zone più periferiche, vi siano riduzioni nel canone per le occupazioni del suolo pubblico, vengano liberalizzati orari e periodi di chiusura.
“Penso che i Comuni possano far molto per le edicole, come le edicole fanno molto per i cittadini del loro territorio (garantendo l’accesso all’informazione) e penso che le edicole potranno fare ancora di più una volta che verranno rimossi gli ostacoli alla commercializzazione di beni e servizi diversi. È chiaro che “leve” quali la riduzione dei canoni di occupazione o di altri tributi sono fondamentali per il rilancio del settore e per la tutela del diritto di informazione dei cittadini. Molto importante è anche che i Comuni vigilino sulla corretta applicazione della legge, comminando le sanzioni previste. In molti comuni i giornali non arrivano – non perché non ci siano edicolanti disposti a venderli – ma perché i Distributori si rifiutano di portare i giornali in quelle zone.” ha aggiunto Armando Abbiati.
Le politiche di sostegno tra stampa e comuni d’Italia volte a favorire il rinnovamento del ruolo delle edicole rappresentano un intervento urgente nei confronti di una rete di vendita che cerca soluzioni per uscire dalla crisi.