Last updated on 6 febbraio 2019
Ripartono i concorsi all’Arpa, l’Agenzia regionale per l’Ambiente. Lo scrive Il Giornale di Sicilia, nell’edizione di oggi. In palio ci sono 38 posti con qualifiche e stipendi di primo piano almeno per i livelli della Regione. I bandi verranno pubblicati solo il 29 gennaio. È stato lo stesso direttore dell’Arpa, Francesco Vazzana, a darle l’annuncio in Gazzetta Ufficiale.
I termini per le domande scatteranno solo dopo la pubblicazione dei bandi sul sito dell’Arpa. Si tratta di concorsi aperti a laureati ma anche diplomati almeno per qualche qualifica minore. La maggior parte dei posti andrà a chi è in possesso di una laurea. In quest’ottica ci sarà spazio per i laureati in Biologia, Chimica, Ingegneria e Fisica. Perlopiù infatti le assunzioni riguarderanno qualifiche tecniche ma sono previsti alcuni posti per i laureati in Giurisprudenza, Economia e Scienze Umanistiche. Non è previsto alcun limite di età per partecipare e chi verrà assunto verrà impiegato in progetti specifici già programmati nel campo dei controlli sulla qualità dell’aria, delle verifiche nelle aree ad elevato rischio ambientale e del monitoraggio delle acque. Lo stipendio base si aggira intorno ai 1400 € netti al mese per 13 mensilità. La maggior parte dei contratti è della durata di 24 mesi anche se c’è qualche qualifica per cui previsto solo il contratto di sei mesi.
“Come abbiamo sempre sostenuto – sottolinea il presidente della Regione Nello Musumeci – sentiamo forte il dovere di garantire ai siciliani il diritto di vivere in una terra salubre, dove non si annidino mai più devastanti insidie in grado di compromettere perfino il futuro delle prossime generazioni. E’ in quest’ottica che potenziamo, con indispensabili professionalità, la nostra Agenzia per l’ambiente a cui spetta il compito di vigilare costantemente su ogni possibile anomalia che possa rivelarsi nociva. Una sentinella attenta e scrupolosa che deve tornare a funzionare a pieno regime, con strumenti moderni e personale tecnico altamente qualificato. Il nostro braccio operativo, insomma, capace non solo di intervenire tempestivamente lì dove potrebbero verificarsi improvvise criticità, ma di realizzare programmi di prevenzione efficaci e in grado di abbassare al minimo la soglia di ogni potenziale rischio”.
“Quella norma che ha rimosso il blocco delle assunzioni per l’Arpa, fortemente voluta dal governo Musumeci e fatta approvare con la legge di stabilità – afferma l’assessore Toto Cordaro – è pronta a dare i suoi frutti con un enorme beneficio per la nostra Isola. Abbiamo dovuto recuperare anni di ritardo, durante i quali le tematiche ambientali sono state colpevolmente trascurate ma adesso, grazie a una forte sinergia tra assessorato e Agenzia, cominciamo a dare impulso e piena efficacia ad una serie di strumenti di cui ci siamo dotati e che ci consentiranno di salvaguardare la salute e l’incolumità della gente: dal Piano della qualità dell’aria a quello dell’inquinamento acustico fino al Piano delle ispezioni che, per la prima volta, avranno come obiettivo le aree in cui ricadono gli stabilimenti industriali e che sono considerate a rischio di incidente rilevante. E’ solo l’inizio: attualmente l’Arpa ha un organico fortemente sottodimensionato e il prossimo passo prevede un piano triennale di assunzioni che consentiranno il reclutamento di trecento nuove unità“.
Alle altre 25 unità di personale, che verranno assunte in attuazione dell’Accordo sulla strategia marina sottoscritto con il ministero dell’Ambiente, sarà affidato il compito di collaborare con i dipendenti di Arpa Sicilia per garantire il monitoraggio marino costiero secondo le indicazioni impartite dall’Unione europea. Si tratta di tre dirigenti, dodici collaboratori tecnici professionali e dieci assistenti tecnici. Queste assunzioni, tra l’altro, garantiranno la piena operatività delle imbarcazioni di proprietà dell’Agenzia che di recente sono state impegnate, attraverso apposite convenzioni, anche nel monitoraggio marino costiero di altre regioni d’Italia.
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