Confeserfidi incorpora due Confidi minori, rendendo ancora più solido e robusto il proprio patrimonio.
Difatti, proprio in queste ore sono stati iscritti i relativi atti presso i competenti uffici del Registro delle Imprese, perfezionando la fusione per incorporazione in Confeserfidi di due confidi iscritti nell’elenco generale degli intermediari finanziari di cui all’articolo 106 del T.U.B.
A seguito della fusione, Confeserfidi conta 11.500 aziende associate, un patrimonio di vigilanza stimato in oltre 10 mln di euro, uno stock di garanzie prestate su finanziamenti erogati dagli istituti di credito superiore a 180 mln di euro, 37 convenzioni con istituti di credito attive e 32 mln di euro di patrimonio complessivo.
In 15 anni di attività, Confeserfidi ha garantito finanziamenti erogati dagli istituti di credito per un importo stimato in 800.000.000 mln di euro.
La conclusione del processo di integrazione consentirà a ConfeserFidi di concretizzare al meglio gli obiettivi di diversificazione e riqualificazione dei servizi e dei prodotti offerti ai propri soci, anche mediante la miglior specializzazione dei settori di business e rafforzamento del core-business del confidi, con auspicabili effetti di efficienza sia in termini di incremento di fatturato che di riduzione dei costi di struttura.
” Con la fusione – spiega Franco Nigito – abbiamo perseguito l’obiettivo di poter meglio supportare le pmi offrendo una migliore e solida patrimonializzazione in garanzia alle Banche. Si chiude un’ulteriore fondamentale fase di sviluppo del nostro confidi e sono state nel contempo poste le basi per fornire nuove soluzioni alle esigenze del tessuto delle PMI, che al nostro lavoro fanno sempre più riferimento”.