Confindustria Sicilia fa rete con l’Università per aprire le porte delle alle start up. Si tratta di un progetto pilota che mette assieme imprese con una spiccata propensione all’innovazione, università e ricerca.
È questo l’accordo stretto dal presidente di Confindustria Sicilia, Antonello Montante, dal Rettore di Palermo, Roberto Lagalla, e da Umberto La Commare, presidente del Consorzio Arca, l’incubatore che ha già traghettato sul mercato oltre trenta aziende.
“Confindustria Sicilia – ha detto Montante – crede molto nella collaborazione costruttiva con il mondo universitario, nella consapevolezza che solo innovando si può essere competitivi. All’interno del nostro sistema – ha aggiunto Montante – sono tante le imprese che non si sono arrese alla crisi e che hanno reagito migliorando ulteriormente i propri standard produttivi. Ed è a loro che dobbiamo rivolgerci per dar vita a una sorta di distretto dell’innovazione e dell’eccellenza che faccia lavorare insieme chi già vive di impresa e chi ha deciso di scommettere sulla propria creatività e costruirsi il futuro sganciandosi da perverse logiche pubbliche, troppo spesso assistenziali e improduttive. Ricordiamoci sempre che solo attraverso la ricerca, la creazione di prodotti unici e la protezione delle proprie eccellenze, la Sicilia potrà tornare a parlare di sviluppo”.
“L’Università – ha sottolineato Lagalla – da anni investe nelle idee e nelle iniziative dei giovani che, attraverso la creatività e la conoscenza, si aprono al lavoro non convenzionale, formulando progetti d’impresa. Il nostro compito è quello di incentivare il dialogo tra il mondo della ricerca e quello dell’impresa avanzata, valorizzando i punti di forza di questa regione: dal turismo ai beni culturali, dall’agroalimentare alle energie alternative”.
“Vorremmo ragionare – ha aggiunto La Commare – su percorsi che possono amplificare le esperienze su piccola scala maturate fin qui. Basti pensare alle 35 start up che hanno preso vita all’interno del Consorzio Arca e che danno lavoro a 150 persone. Spesso i giovani non ce la fanno non perché non sono in grado ma perché sono soli. Creare un ambiente dove i giovani che vogliono fare impresa si trovino insieme ad altri gruppi di giovani che hanno fatto questa scelta, aiuta enormemente a superare le difficoltà che ci sono nell’avvio di questi percorsi. Quello che bisogna fare è costruire ecosistemi favorevoli”.
Tra l’altro, come hanno avuto modo di dire il vicepresidente degli industriali siciliani con delega all’internazionalizzazione, Nino Salerno, e il presidente regionale della Piccola Industria, Giorgio Cappello, presenti all’incontro, “Confindustria è già partner insieme con il consorzio Arca della rete Enterprise Europe Network, all’interno della quale Arca cura la parte tecnologica e Confindustria la parte commerciale. A questo punto non resta che dare un ulteriore impulso ad una collaborazione che è già in essere, nell’interesse tanto dei giovani cervelli, tanto delle imprese più dinamiche e competitive che hanno accolto la sfida del mercato globale, investendo in innovazione”.