“Le difficolta’ del governo regionale per far quadrare i conti di un bilancio regionale che registrava un disavanzo di 2,3 mld di euro ci erano note e prendiamo atto che alcuni tagli alla spesa presentano una certa inversione di tendenza”. A dirlo e’ il vicepresidente regionale di Confindustria Sicilia, Giuseppe Catanzaro, commentando il via libera da parte dell’Assemblea regionale siciliana all’alba del 1 maggio ai documenti contabili della regione, al termine di una lunga maratona d’aula, contraddistinta anche da diversi momenti di tensione.
“Non disponiamo ancora -spiega il numero due degli industriali siciliani- del testo definitivo della finanziaria. Se dobbiamo attenerci ad alcuni contenuti del disegno di legge, ci aspettavamo segnali concreti di inversione di rotta. Invece, se li troveremo confermati nel testo approvato, riscontriamo emendamenti che penalizzano ulteriormente il sistema produttivo con balzelli che sono in controtendenza rispetto alla fase di recessione che sta colpendo le imprese”.
“Certamente non ci aspettavamo dalla finanziaria -ammette Catanzaro- provvedimenti strutturali di politica economica e di sviluppo per le imprese. Non e’ lo strumento adeguato. Ma e’ chiaro che non ci attendevamo interventi che deprimono ancora di piu’ l’economia. Dei contenuti e dell’impatto della finanziaria -conclude Catanzaro- discuteremo in un apposito consiglio direttivo che il presidente Antonello Montante ha convocato per martedi’ 7 maggio”.