“È necessario un intervento volto alla definizione di una riforma di riordino dei consorzi di bonifica in Sicilia volta alla salvaguardia dei livelli occupazionali e del valore di questi enti. Ancora prima va risolto il problema finanziario. Molti consorzi siciliani necessitano di un serio intervento non solo da parte della regione Sicilia, ma anche da una corretta riscossione di quanto dovuto dagli utenti per i servizi ricevuti”. Lo affermano in una nota congiunta Sara Palazzoli, segretario nazionale Flai Cgil, Antonio Pucillo della Flai nazionale, Salvatore Tripi, segretario generale Flai Sicilia e Nino calandra Flai regionale Sicilia. dopo il coordinamento regionale dei consorzi di bonifica e miglioramento fondiario che si è tenuto oggi a Enna.
In molti territori si sottovalutano i servizi che vengono erogati, prosegue la nota, “dando per assodato che questo sia un diritto acquisito fornito da un ente che vive in autonomia. Questa condizione, se non risolta, renderà impossibile la gestione presente e futura di questi enti con ripercussioni non solo sull’occupazione ma anche su tutti i servizi erogati partendo da quelli all’agricoltura e passando per la tutela ambientale e irrigua”.
La Flai rinnova l’appello alla politica siciliana per iniziare al più presto un confronto che, partendo da questi punti e passando per la legge di riordino, “cerchi le giuste soluzioni per rilanciare le attività dei consorzi di bonifica ai quali va riconosciuto ruolo centrale e insostituibile nella tutela ambientale e nello sviluppo agricolo siciliano. Allo stesso modo e con eguale interesse, il Coordinamento regionale auspica con forza che si arrivi in tempi celeri al rinnovo del contratto nazionale, strumento necessario per restituire dignità ai lavoratori che da troppo tempo lo aspettano”.
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