Giornata siciliana venerdì per il sottosegretario alla presidenza del consiglio Graziano Delrio. Prima sarà a Favignana, dove, con il sottosegretario alla pubblica istruzione Davide Faraone, inaugurerà il dissalatore. Poi sarà a Palermo per incontrare il presidente della Regione Siciliana Rosario Crocetta e fare il punto sullo stato dei conti dell’isola ed evitare il dissesto finanziario. Promotore del vertice è il segretario regionale del Pd Fausto Raciti. Il vertice avrà un prologo giovedì a Roma, dove Delrio incontrerà il presidente della Regione, Rosario Crocetta, e l’assessore all’Economia, Alessandro Baccei, per mettere sul tappeto le questioni finanziarie, ma anche l’emergenza rifiuti per la quale il governatore ha chiesto poteri commissariali.
A Palermo, Delrio, a porte chiuse, si dovrebbe riunire solo con Crocetta, Faraone, Raciti e gli assessori di area Pd. Peraltro, in questo momento la Giunta è priva di un assessore, non avendo l’Udc trovato ancora il sostituto della dimissionaria Valeria Castronovo. In questo senso i rumor dicono che la tensione tra Crocetta e l’Udc sia molto alta, dato che il governatore ha detto no all’indicazione dell’Udc del docente della Luiss Antonio Vitale, in passato vicino a Raffaele Lombardo.
A Delrio sarà chiesto di allentare la pressione del prelievo finanziario forzoso, ma anche la Regione dovrà fare la sua parte per recuperare risorse e mettere a reddito il proprio patrimonio, a cominciare dalle concessioni demaniali che in alcuni casi potrebbero essere anche triplicate.
Ma la Sicilia vive sempre le sue contraddizioni. Ad esempio, nonostante l’esercito di impiegati e dirigenti, in questo momento mancano quindici dirigenti all’Assessorato all’Economia. A fine estate l’Assessorato aveva lanciato un avviso interno, ma dei 1800 dirigenti in esercizio alla Regione Siciliana, nessuno ha voluto trasferirsi. In questo modo rischia di andare in tilt un settore chiave dell’amministrazione, proprio in un settore così delicato. Il ragioniere generale della Regione non sa cosa fare: “Bisogna anche agire d’imperio, se nessuno si vuole trasferire. Il personale della Regione deve essere utilizzato dove serve”. Il nuovo atto di interpello scadrà il 19 Gennaio. In palio ci sono posti chiave dell’amministrazione, come ad esempio il monitoraggio dei fondi europei, ma proprio nessuno vuole trasferirsi. Carenza di personale anche alla Formazione (decimata dalle inchieste giudiziarie), e alle Infrastrutture.
Continua la spending review l’Assessorato all’Agricoltura diretto dal penalista Nino Caleca, che ha appena deciso il taglio di 25.000 euro l’anno dei compensi dei commissari straordinari dei Consorzi di Bonifica della Sicilia Occidentale e della Sicilia Orientale, Fabrizio Viola e Francesco Petralia. Con una lettera poi Caleca invita gli stessi commissari a tagliare i compensi dei dirigenti, per un risparmio di 200.000 euro l’anno.