“Non serve a niente dire ”io l’avevo detto”. La bocciatura da parte della Consulta della legge sull’acqua crea disagi che vanno affrontati”. Sceglie il suo profilo Twitter l’assessore all’Energia della Sicilia Vania Contrafatto, per commentare la bocciatura da parte della Consulta della legge sull’acqua approvata di recente dall’Assemblea regionale siciliana.
“La sentenza della Corte Costituzionale che ha sostanzialmente cassato gli articoli che riguardano la gestione del servizio idrico in Sicilia e il modello tariffario – compresa la parte relativa al costo dell’acqua fornita da Siciliacque – commenta Giovanni Panepinto vicepresidente del gruppo PD all’Ars – di fatto azzera il referendum al quale hanno votato 27 milioni di italiani e calpesta l’Autonomia siciliana e le prerogative statutarie. È evidente che la grande lobby dell’acqua non pensi che sia una partita chiusa. Chi oggi festeggia questa sentenza dovrebbe ricordare che nel 2004 fu stipulata una convezione di 40 anni con una società per la gestione di risorse idriche, strutture e dighe pagate dai contribuenti siciliani. Credo che questa vicenda metta in discussione anche i rapporti fra il Partito Democratico, il governo regionale che non si è costituito di fronte ai giudici della Corte e che non ha applicato la legge in questi due anni, e il governo nazionale che ha impugnato la legge”.
Be First to Comment