Contratti di rete, la Sicilia resta fanalino di coda

Il contratto di rete si conferma per le imprese, di tutte le dimensioni, un’occasione per rispondere alla difficile congiuntura economica e mantenersi competitive sul mercato. I numeri dicono che lo strumento è ormai una certezza. A poco più di tre anni dalla costituzione della prima rete d’imprese, la voglia di fare gioco di squadra coinvolge ormai quasi 5.900 soggetti dall’edilizia alla sanità, dal tessile alle nuove tecnologie, per un numero di contratti che al 1 dicembre scorso aveva superato quota 1.200. Ma la Sicilia resta fanalino di coda: nell’isola sono solo 58 le aziende coinvolte per un totale di 28 contratti e una quota dell’uno per cento sul totale nazionale.
Per fornire sempre nuovi strumenti per l’analisi e la comprensione del tessuto imprenditoriale italiano, InfoCamere, la società che gestisce il patrimonio informativo delle Camere di Commercio, mette a disposizione di tutti, a partire da oggi, un insieme completo di dati sui contratti di rete. Si tratta di un vero e proprio osservatorio sulle imprese che hanno deciso di usare questo nuovo modello di aggregazione, i cui dati saranno oggetto di un monitoraggio periodico mensile, all’indirizzo http://www.registroimprese.it.
Il servizio offre la possibilità di conoscere lo stato di un contratto di rete in ogni fase (da quella di start-up fino alla possibile evoluzione), ottenere dati economici ed effettuare analisi aggregate su tutte quelle aziende coinvolte in una rete di imprese. La completezza e l’ufficialità delle informazioni disponibili, estratte direttamente dal Registro delle Imprese (la banca dati ufficiale delle Camere di Commercio), rendono il materiale presente nel portale uno strumento di informazione economica indispensabile e prezioso per raccontare e analizzare i nuovi modelli organizzativi.
Diffusi ormai in quasi tutte le province, le reti d’impresa parlano soprattutto milanese. È infatti il capoluogo lombardo a contare, in Italia, il maggior numero d’imprese (477) aderenti a un contratto di rete; seguono nella “classifica” delle province per maggior numero di imprese coinvolte Brescia (296 realtà), Roma (229), Firenze (216) e Modena (213).