Contratto di ricollocazione al via in Sicilia. In cosa consiste? E’ un meccanismo che prevede incentivi agli enti che aiuteranno chi è senza lavoro a firmare un contratto in un’azienda.
Il contratto di ricollocazione è una delle misure economiche inserite dal governo siciliano nell’ultima finanziaria approvata il 1 maggio. Costa 15 milioni di euro e servirà per promuovere i contratti di ricollocazione previsti dal Jobs Act.
Il contratto di ricollocazione, una misura studiata a livello nazionale dall’economista Pietro Ichino (vedi questo link per maggiori informazioni)per contrastare la disoccupazione e la perdita del lavoro in Italia, quindi, rappresenta una vitale ed indispensabile boccata d’ossigeno che alimenta anche la speranza di tutti.
Nessuna scoperta dell’acqua calda, ma un semplicissimo sistema che trova modalità di applicazione anche a livello regionale nel più classico processo di incontro tra domanda e offerta.
Nel processo saranno coinvolti così tre soggetti: le agenzie del lavoro, le imprese del territorio e, come è ovvio, i cittadini.
Inoccupati e disoccupati dovranno sempre registrarsi presso il centro per l’impiego più vicino alla residenza, un pò come già avviene per il piano Garanzia Giovani, e dopo essere stati registrati e profilati, cioè avere sostenuto un colloquio di orientamento, le agenzie al lavoro accreditate presso l’assessorato al Lavoro entreranno in gioco attivamente, favorendo un proficuo allineamento tra le esigenze professionali manifestate dalle aziende e le peculiarità degli iscritti.
Per ogni inoccupato o disoccupato cui riusciranno a trovare un’impresa disposta all’assunzione, l’agenzia al lavoro riceverà un bonus che andrà dai 3 mila agli 8 mila euro, a seconda del grado di difficoltà di ricollocazione. Un incentivo economico ed una sorta di “premio” riservato soltanto alle agenzie che realizzeranno praticamente l’incontro tra domanda ed offerta, cioè l’impiego per il disoccupato e/o l’inoccupato.
Comments are closed.