«La Sicilia da domenica sarà gialla? Ne prendiamo atto con soddisfazione e continueremo a lavorare con lo stesso impegno messo in campo dall’inizio della pandemia. Nelle prossime ore, insieme all’assessore alla Salute Ruggero Razza, incontrerò il Comitato tecnico scientifico per valutare le misure da adottare alla luce della nuova classificazione. Sia chiaro: non è un liberi tutti!».
Lo afferma il presidente della Regione Nello Musumeci, commentando le dichiarazioni del ministro della Salute che ha annunciato il passaggio della Sicilia ad area gialla.
Cosa cambierà per i cittadini? Riaprono al pubblico bar, ristoranti e pasticcerie, che possono ricevere clienti, ma fino alle 18, poi solo in modalità asporto fino alle 22. La circolazione dei cittadini è libera, senza bisogno dell’autocertificazione, in tutta la Regione. Le regole per i territori in zona gialla sono: coprifuoco notturno, dalle 22 alle 5, mezzi pubblici con capienza al 50 per cento, chiusura per musei, cinema e teatri, e anche per i centri commerciali nei festivi e prefestivi e la didattica a distanza dalla prima superiore.
“Sicilia in zona gialla, una buona notizia. Meno restrizioni non vuol dire liberi tutti ma agire con responsabilità. E rimettere in moto, con prudenza, l’economia” dice il segretario del Pd siciliano Antony Barbagallo.
“I sacrifici dei siciliani durante il periodo della ‘zona arancione’ sono stati fondamentali per permettere alla nostra isola di passare alla ‘zona gialla’. Questa notizia ci incoraggia da un punto di vista sanitario perché conferma che l’indice di contagio è rallentato, ed al tempo stesso apre ad una importante ripresa per le attività economiche e commerciali. Se fin dall’inizio la Regione avesse effettuato un tracciamento costante e certo, e se avesse adeguato in tempo la rete sanitaria ed ospedaliera, con molta probabilità saremmo stati ‘zona gialla’ fin dall’inizio”. Lo dice Giuseppe Lupo, capogruppo del PD all’Ars, a proposito della notizia di un prossimo passaggio della Sicilia alla “zona gialla”.
“L’errore da non commettere adesso – aggiunge Lupo – è quello di abbassare la guardia, guai a pensare che ‘sia tutto passato’ perché il virus è ancora in circolazione”.
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