La Sicilia in pochi giorni potrebbe diventare area rossa per tre settimane. Il Comitato tecnico scientifico, secondo le indiscrezioni che trapelano, dopo le due riunioni di ieri e oggi avrebbe già definito la relazione da dare al governatore Nello Musumeci, in considerazione dell’alto tasso di contagi degli ultimi giorni nell’Isola.
Non si escludono misure diversificate in relazione all’estensione dell’epidemia. Ora la parola spetta alla politica.
Secondo il Cts siciliano la fascia arancione non sarebbe in grado di proteggere abbastanza la popolazione dal virus. Il confronto, nel Comitato tecnico scientifico, si è aperto ieri pomeriggio ed è terminato qualche ora fa, presenti ieri anche gli assessori regionali all’Istruzione Roberto Lagalla e alla Salute Ruggero Razza. L’ipotesi di chiudere le scuole fino a fine mese allontana l’urgenza di somministrare i vaccini anche agli insegnanti e al personale scolastico.
Per la scuola primaria si ipotizza l’astensione dalle lezioni in presenza e il probabile ricorso alla dad, come avvenuto nel primo lockdown, ma su disposizione dei sindaci, d’accordo con le Asp provinciali. La scuola dell’infanzia dovrebbe continuare ad essere in presenza. Diversi comuni dell’Isola, negli ultimi giorni, sono stati dichiarati «zona rossa» per l’alto numero di contagi.
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