Nel cuore dei Nebrodi, a Galati Mamertino, in provincia di Messina, nasce un centro di trasformazione delle carni di una delle eccellenze della zona, il suino nero.
L’idea di fondo è quella di creare un centro polifunzionale che permetta la costituzione della filiera completa per la produzione di salumi dalle pregiate carni dell’animale: dall’allevamento alla vendita. Il salumificio, che al momento permette la lavorazione delle carni trasportate dagli allevatori dell’area nebrodense, si dovrebbe infatti dotare presto anche del macello.
Il centro è nato da un progetto regionale seguito dalla Soat, sezione operativa di assistenza tecnica dell’Assessorato Risorse Agricole ed Alimentari-Dipartimento Interventi Infrastrutturali, e dopo alcuni anni di attività di tipo sperimentale è stato da poco affidato dalla Regione al consorzio “Terre dei Nebrodi”.
La fase sperimentale iniziata alla fine del 2005 ha visto come partner tra gli altri l’Istituto superiore di Sanità che ha svolto ricerche sugli inquinanti ambientali, l’Università di Catania che si è occupata delle analisi genetiche, l’Istituto Zooprofilattico che ha seguito lo studio delle patologie dell’animale, Slow Food e l’Istituto sperimentale zootecnico di Palermo.
«Il comune di Galati Mamertino ha messo a disposizione, in comodato d’uso gratuito questo centro per il quale la Regione ha acquistato tutte le attrezzature e costituito il centro di trasformazione delle carni – ha dichiarato Vincenzo Pruiti Ciarello, Responsabile del Soat di Castell’Umberto -. Il Soat assiste i produttori e gli allevatori, con molti di essi c’è un rapporto costante. Con loro abbiamo iniziato le esperienze sul suino nero e poi si è continuato con la nascita del consorzio di cui noi siamo stati promotori stimolando gli allevatori a costituirsi in questa forma consorziale per meglio organizzarsi».
Il consorzio che si è aggiudicato la gara per l’affidamento e la gestione del centro, che a breve inizierà la produzione di salumi, è composto da 25 allevatori e produttori dell’area dei Nebrodi.
Al salumificio si lega poi un progetto più ampio, finanziato con 2 milioni 287 mila euro di fondi regionali, presentato dal comune di Galati e che mira a fare di questo stabile un centro polifunzionale con la costituzione di un “Centro dei sapori”.
Lo stabile nel quale il polo è nato e si svilupperà è composto di 3 piani di 2600 mq uno dei quali adibito a centro di trasformazione delle carni e, prossimamente, dovrebbe accogliere anche il macello. Il secondo piano, in parte occupato da una piccola fabbrica del settore tessile, è destinato ad accogliere parte del centro dei sapori con una sala conferenze e delle sale sperimentali. Il terzo piano, al momento destinato al mercato rionale coperto, diventerà uno spazio espositivo per allevatori e produttori della zona.
Per il sindaco di Galati Mamertino, Bruno Natale, con questo progetto si costituisce «un polo agroalimentare del suino nero e di altri prodotti. Oggi più che mai dobbiamo stimolare la gente a fare impresa nel settore dell’agricoltura e dell’allevamento. Per fare muovere l’economia. Pensiamo sia un’idea che possa dare questo stimolo. Il consorzio è un bel gruppo che sta lavorando con ottimi risultati».