Torna la didattica a distanza nelle scuole anche con un solo caso di contagio, perchè i contagi stanno aumentando. È quanto prevede una nuova circolare dei ministeri della Salute e dell’Istruzione.
“Nel caso in cui le autorità sanitarie siano impossibilitate ad intervenire tempestivamente o comunque secondo la organizzazione di regione/P.A. o ASL – si legge nella circolare – il dirigente scolastico venuto a conoscenza di un caso confermato nella propria scuola è da considerarsi autorizzato, in via eccezionale ed urgente, a disporre la didattica a distanza nell’immediatezza per l’intero gruppo classe ferme restando le valutazioni della ASL in ordine all’individuazione dei soggetti (da considerare ‘contatti stretti’ a seguito di indagine epidemiologica) da sottoporre formalmente alla misura della quarantena. Rimane valida l’opportunità per i Dipartimenti di Prevenzione di scegliere la strategia di controllo per la tutela della salute pubblica per ogni singola indagine di focolaio epidemico in ambito scolastico”.
La circolare sottolinea che “ultimamente si sta assistendo ad un aumento rapido e generalizzato del numero di nuovi casi di infezione da SARS-CoV-2, anche in età scolare, con una incidenza (casi/popolazione) settimanale ancora in crescita e pari a 125 per 100.000 abitanti (19/11/2021 – 25/11/2021): valore ben lontano dal quello ottimale di 50 per 100.000, utile per un corretto tracciamento dei casi. Si ritiene opportuno sospendere – provvisoriamente – il programma di ‘sorveglianza con testing’ e di considerare la quarantena per tutti i soggetti contatto stretto di una classe/gruppo dove si è verificato anche un singolo caso tra gli studenti e/o personale scolastico”.
Costa, scelta di prudenza
“Sulla scuola affrontiamo una situazione dove il quadro cambia costantemente“. Lo ha affermato il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, ospite di Radio Anch’io.
“Abbiamo modificato il protocollo prevedendo tre positivi per la dad – ha spiegato – ma considerato che c’è un forte aumento dei contagiati tra gli under 12, che non sono ancora vaccinati, abbiamo ritenuto prudente, facendo una scelta condivisa con le regioni, di tornare alla previsione iniziale. Con la presenza di un positivo in classe riscatta la dad – ha concluso Costa – è una misura che tiene conto del quadro attuale”.