Boom di nuovi casi Covid in Sicilia: sono 1.143 a fronte di 32.502 tamponi processati.
Ieri i nuovi positivi erano 789.
Il tasso di positività scende al 3,5% ieri era al 4,8%.
L’isola è, al settimo posto per contagi, al primo posto c’è il Veneto con 3.993, al secondo la Lombardia con 3.474 al terzo il Lazio con 1.871 casi, al quarto il Piemonte con 1.791 casi, al quinto la Campania con 1.665 casi, al sesto posto l’Emilia Romagna con 1.661 casi. Gli attuali positivi sono 15.107 con un aumento di 564 casi. I guariti sono 573 mentre le vittime sono 6 e portano il totale dei decessi a 7.268. Sul fronte ospedaliero sono 392 ricoverati, con 5 casi in più rispetto a ieri; in terapia intensiva sono 46, due casi in meno rispetto a ieri. Sul fronte del contagio nelle singole province Palermo ha 148 casi, Catania 276, Messina 250, Siracusa 95, Ragusa 40, Trapani 146, Caltanissetta 79, Agrigento 73, Enna, 36.
L’aumento dei casi in due comuni, San Michele di Ganzaria nel catanese e Itala nel messinese, ha fatto scattare la “zona arancione” in questi paesi da domenica 12 dicembre. Lo ha deciso il presidente della Regione Musumeci che ha disposto anche la prosecuzione delle misure restrittive anti-Covid fino al 20 dicembre per un altro comune etneo, Militello in Val di Catania.
Intanto al Policlinico di Palermo è possibile far effettuare un test salivare per individuare la presenza di Sars-COv-2 nei bambini sotto i 10 anni. La campagna è stata messa in atto dall’ Unità Operativa Complessa (UOC) di Medicina di Laboratorio dell’AOUP “P. Giaccone”. Il materiale biologico analizzato viene prelevato tramite uno “spazzolino” (cytobrush) che viene fatto scorrere all’interno della mucosa buccale e linguale; una tecnica che non provoca sensazione di disagio per i bimbi che sono sottoposti al prelevamento. L’unica raccomandazione richiesta è quella di non assumere cibi e liquidi 30 minuti prima dell’esecuzione del test. “Il test cito-salivare – spiega il prof. Marcello Ciaccio, direttore della UOC di Medicina di Laboratorio, ha una elevata performance diagnostica e permette di individuare qualitativamente la presenza dell’antigene del nucleocapside (N) del SARS-CoV-2 durante la fase di incubazione e le fasi precoci dell’infezione con un’identificazione tempestiva dei soggetti positivi, sia sintomatici che asintomatici”.
Infine si e’ conclusa oggi la due giorni dedicata alle somministrazioni di siero anti-Covid nei locali delle caserme Cangialosi e Mazzarella, sedi dei Comandi della guardia di finanza a Palermo. Circa 500 i vaccini eseguiti, prevalentemente terze dosi, su altrettanti militari delle Fiamme Gialle che, tra le mattine del 9 e del 10 dicembre, hanno voluto partecipare ai V-Days in caserma.
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