Last updated on 3 luglio 2021
Covid: l’Italia resta tutta bianca e il ministro della Salute, Roberto Speranza, per la prima volta dall’autunno scorso non firmerà ordinanze. I positivi scendono sotto quota 800 e il tasso di positività al virus si attesta al 4%, ma a preoccupare è la progressione della variante Delta del Covid che ormai ha una prevalenza pari al 22,7% ed è stata identificata in 16 Regioni.
Sui vaccini parla Figliuolo: “Le dosi ci sono, manteniamo il ritmo di 500mila al giorno, fine campagna a settembre per tutte le regioni”.
Covid: numeri cabina di regia incoraggianti
“I numeri di oggi della cabina di regia sul Covid sono molto incoraggianti. E’ la fotografia di un Paese con un quadro epidemiologico molto migliorato, conseguenza della campagna di vaccinazione che resta l’arma fondamentale per mettersi alle spalle questa stagione”. Lo ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza, all”iniziativa ‘Ripartiamo’. Tuttavia, ha avvertito, “continuo a chiedere massima prudenza ed i numeri ci dicono che la strada della gradualità è quella giusta”. “Siamo ancora dentro questa battaglia e c’è bisogno di grande cautela. Ci vuole gradualità perché la partita è ancora aperta e guai a pensare diversamente”.
“Oggi è un venerdì particolare: il venerdì è sempre stato complicato per me perché si firmano le ordinanze per le regioni, ma questo è il primo venerdì dall’autunno scorso in cui non sarò chiamato a firmare ordinanze: l’Italia è tutta bianca e non sono intercorse modifiche dello status quo, quindi non avrò necessita di firmare altre ordinanze”. Lo ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza, intervenuto all”iniziativa ‘Ripartiamo’ in occasione della Giornata nazionale per la salute e il benessere nelle città.
In Italia al 22 giugno la variante Delta (B.1.167.2) del virus SarsCov2 (Covid) aveva una prevalenza pari al 22,7% ed è stata identificata in 16 Regioni/Province autonome, con un range tra lo 0 e il 70,6%. La stima viene dalla nuova indagine rapida condotta dall’Iss e dal Ministero della Salute insieme ai laboratori regionali e alla Fondazione Bruno Kessler.
L’indagine integra le attività di monitoraggio di routine, e non contiene quindi tutti i casi di varianti rilevate ma solo quelle relative alla giornata presa in considerazione.
“La crescita della prevalenza della variante Delta del Covid è un dato atteso, che deve essere monitorato con grande attenzione.
È fondamentale continuare il tracciamento sistematico dei casi per individuare i focolai, che in questo momento è reso possibile dalla bassa incidenza, e completare il più velocemente possibile il ciclo vaccinale, dal momento che, come confermato anche ieri dall’Ema, questo garantisce la migliore protezione”. Lo afferma il presidente dell’Iss, Silvio Brusaferro, in merito alla nuova indagine rapida condotta dall’Iss e dal Ministero della Salute sulla prevalenza delle varianti in Italia.
La prevalenza della variante Alfa (B.1.1.7, prima denominata ‘inglese’) di SarsCov2 in Italia, calcolata al 22 giugno, era del 57,8%, in calo rispetto all’88,1% del 18 maggio, con valori oscillanti tra le singole regioni tra il 16,7% e il 100%. Alla stessa data, la variante cosiddetta Gamma (P.1, precedentemente denominata ‘brasiliana’) aveva una prevalenza pari a 11,8% (con un range tra 0 e 37,5%, mentre nella precedente survay era al 7,3%). Rileva la nuova indagine rapida condotta dall’Iss e dal Ministero della Salute insieme ai laboratori regionali e alla Fondazione Bruno Kessler.
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