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Covid, il bollettino: in Sicilia 1.913 nuovi casi, 40 i morti

Sono 1.913 i nuovi positivi al Covid in Sicilia su 10.743 tamponi con un tasso di positività in leggera discesa ma sempre molto alto al 17,8% (ieri era al 18,2%) Le vittime sono state 40 nelle ultime 24 ore che portano a 2805 deceduti dall’inizio della pandemia. I positivi sono 44.038 con un aumento di 1.219 casi.

Negli ospedali i ricoveri sono 1.551, 45 in più rispetto a ieri, dei quali 209 in terapia intensiva, uno in più rispetto a ieri. I guariti sono 654.
    La distribuzione nelle province vede Palermo con 582 casi, Catania con 486, Messina 331, Trapani 231, Caltanissetta 123, Agrigento 52, Enna 46, Ragusa 41, Siracusa 21.

Covid: già vaccinate in Sicilia 67 mila persone

 “Buona la performance della Sicilia in questa prima fase della campagna vaccinale, ad oggi sono state vaccinate circa 67 mila persone sulle 140 mila che dovranno essere vaccinate entro marzo. Il nostro obiettivo, come ha spiegato l’assessore regionale per la Salute in audizione in sesta commissione all’Ars, è quello di arrivare a fare 4 milioni di vaccini entro il mese di agosto, in linea con quanto previsto a livello nazionale.

La macchina sanitaria si sta preparando, anche con il reclutamento di nuovo personale, per effettuare una campagna di vaccinazione massiva che prevede, a partire da marzo, la somministrazione di circa 35 mila vaccini al giorno”.
    Lo scrive in una nota la presidente della commissione Salute dell’Ars Margherita La Rocca Ruvolo a margine dell’audizione di oggi dell’assessore Ruggero Razza sul piano vaccinale anti Covid. “Secondo quanto previsto dal piano nazionale – prosegue la Presidente della Commissione -, anche in Sicilia la campagna vaccinale prevede quattro fasi. Nella fase 1, quella in corso, che va da gennaio a marzo 2021, rientrano tutte le persone più esposte al rischio di contagio, quindi gli operatori sanitari e sociosanitari sia pubblici che privati, ospiti in lungodegenza nelle residenze per anziani, persone di età avanzata over 80.
    Nella fase 2 saranno vaccinate persone con comorbilità o immunodeficienza, personale scolastico ad alta priorità e adulti over 60. Nella fase 3 il vaccino sarà somministrato ai lavoratori dei servizi essenziali, nelle carceri e nei luoghi di comunità, a persone con comorbilità moderata e al personale scolastico e agli insegnanti rimanenti. Nella fase 4 sarà vaccinata tutta la popolazione rimasta esclusa in precedenza”.
    “Ho chiesto all’assessore – conclude La Rocca Ruvolo – di dare priorità nella vaccinazione alle persone fragili e con disabilità gravi”

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