Last updated on 6 aprile 2021
In Sicilia i dati relativi all’emergenza Covid continuano a essere preoccupanti. In particolare per la città di Palermo che nelle prossime ore potrebbe essere dichiarata zona rossa.
Per la prima volta negli ultimi giorni il numero dei nuovi contagi nell’isola scende sotto quota mille: per la precisione sono 909 su 7.561 tamponi processati, ma con una incidenza molto alta al 12%. La regione è sesta per numero di contagi giornalieri. Le vittime sono state 20 nelle ultime 24 ore e portano il totale a 4.717. Negli ospedali i ricoverati sono 1.183, 56 in più rispetto a ieri, quelli nelle terapie intensive sono 158, 5 in più. Oggi si è registrato anche il ricovero di una paziente pugliese di 37 anni, affetta da una polmonite bilaterale, trasferita in aereo a Palermo per la saturazione di posti letto di terapia intensiva negli ospedali pugliesi.
«Abbiamo registrato negli ultimi giorni un aumento dei contagi nella città di Palermo, con una conseguente crescente pressione sui reparti di terapia intensiva. I parametri per dichiarare la “zona rossa” non sono stati ancora raggiunti ma non escluderei, nella giornata di domani (martedì), l’adozione del provvedimento, d’intesa con il sindaco, quale utile misura preventiva per evitare il picco dei positivi al Covid. Il sindaco di Palermo può nel frattempo, se lo ritiene, assumere iniziative restrittive anche sul fronte scolastico» ha dichiarato il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, dopo un confronto nel pomeriggio di oggi con i vertici del dipartimento regionale per la Salute.
Ma è sopratutto la distribuzione territoriale a confermare la situazione critica in provincia di Palermo: oltre la metà dei nuovi casi (597) sono infatti concentrati in questa zona. Non basta. Secondo stime non ancora ufficiali i contagi nel capoluogo avrebbero superato la settimana scorsa i 250 casi ogni centomila abitanti, un’incidenza che determina l’adozione della zona rossa. Per non parlare della “pressione” sugli ospedali legata all’aumento dei ricoveri di pazienti Covid, in particolare al “Cervello” di Palermo e al Covid hospital di Partinico, e alle ambulanze in coda davanti ai pronto soccorso.
Lo stesso sindaco Leoluca Orlando ha sollecitato alle autorità sanitarie dati certi e aggiornati per adottare, di concerto con la Prefettura e ogni altra istituzione locale coinvolta, eventuali “provvedimenti urgenti”.
Anche i dati relativi ai contagi nell’ultima settimana in Sicilia, elaborati dalla Protezione Civile, mostrano un ulteriore peggioramento della situazione. Nella settimana appena trascorsa i nuovi positivi sono stati 7.005, il 20,5% in più rispetto alla precedente. Sale anche il numero degli attuali contagiati, pari a 22.852, 5.852 in più. Anche i pazienti Covid ricoverati in ospedale superano nuovamente quota mille: sono esattamente 1.127, di cui 153 in terapia intensiva. Rispetto alla settimana precedente sono aumentati di 154 unità, 24 in terapia intensiva. L’unico dato incoraggiante è rappresentato dal calo percentuale del numero delle vittime: la settimana scorsa i morti sono stati 114, il 25,5% in meno rispetto ai 153 della settimana precedente. Complessivamente le persone decedute sono 4.697.
Intanto viene segnalato un altro caso avverso sospetto legato alla somministrazione del vaccino AstraZeneca. Un avvocato, Mario Turrisi, di 45 anni, è stato ricoverato in gravissime condizioni al Policlinico di Messina con una emorragia cerebrale. Era stato sottoposto al vaccino nelle scorse settimane, e dopo pochi giorni aveva cominciato ad accusare forti mal di testa. A Pasqua le sue condizioni si sono aggravate. La procura di Messina ha aperto un’inchiesta. (ANSA).
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