Covid, calano ulteriormente le prime dosi di vaccino (-23,2% in 7 giorni). Sono 3,8 milioni i lavoratori non vaccinati e questo rischia di provocare il caos tamponi.
È quanto emerge dal report della fondazione Gimbe, che ritiene “non sufficiente la spinta gentile del green pass” e invita ora “a considerare l’obbligo vaccinale”.
Oltre 175 mila tamponi rapidi al giorno e il crollo dei nuovi vaccinati – spiega Gimbe – indicano da settimane uno zoccolo duro di popolazione non intenzionata a vaccinarsi, tra cui 3,8 milioni di lavoratori.
I modesti risultati ottenuti con la progressiva espansione del green pass e il rischio caos tamponi invitano a valutare l’introduzione dell’obbligo vaccinale.
Rischio caos tamponi
Con la progressiva estensione del green pass il numero dei tamponi antigenici rapidi è aumentato del 57,7% in un mese: la media mobile a 7 giorni è passata da 113 mila del 6 agosto a 178 mila il 7 settembre per poi stabilizzarsi tra 175mila e 185mila, documentando indirettamente l’esistenza di una fascia di popolazione non intenzionata a vaccinarsi.
Viceversa, la media mobile a 7 giorni dei nuovi vaccinati, dai quasi 172 mila del 12 agosto è progressivamente calata fino a quota 54 mila il 10 ottobre.
“La “spinta gentile” del green pass – commenta il presidente della fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta – ha dunque avuto un’efficacia modesta nel contrastare l’esitazione vaccinale. Considerato che la certificazione verde viene rilasciata a 15 giorni dalla prima dose e vista l’imminente decorrenza dell’obbligo di green pass per i lavoratori, già da fine settembre doveva essere visibile una netta risalita dei nuovi vaccinati, ma così non è stato”.
Somministrate 389 mila terze dosi
Dal rapporto di Gimbe emerge che al 12 ottobre 2021 sono state somministrate 389.764 terze dosi di vaccino, con un tasso di copertura del 5,1%, e notevoli differenze regionali: dal 18,3% del Molise allo 0% della Valle D’Aosta.
Ad oggi la platea vaccinabile con la terza dose è di 7,6 milioni di persone comprese nelle categorie indicate dal ministero della Salute – pazienti immunocompromessi, over 80 e ospiti e personale delle Rsa.
Continua discesa casi e ricoveri
Continua la discesa in Italia dei nuovi casi di contagio Covid (-13,5,%), dei ricoveri in area medica (-10,2%) e delle terapie intensive (-14,5%). E in calo sono anche i decessi (-14,5%).
È quanto emerge dal monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe riferito alla settimana 6-12 ottobre 2021 che, rispetto alla precedente, ha registrato una diminuzione dei nuovi casi di contagio (18.209 vs 21.060) e del numero dei morti (266 vs 311).
Si riducono anche i casi attualmente positivi (82.546 vs 90.299), il numero delle persone in isolamento domiciliare (79.511 vs 86.898), i ricoveri con sintomi (2.665 vs 2.968) e le terapie intensive (370 vs 433).
In Sardegna -32% nuovi casi nell’ultima settimana
La Sardegna è fra le regioni in cui nell’ultima settimana i nuovi casi di Covid sono diminuiti di più: -32% fra il 6 e il 12 ottobre scorsi, secondo l’ultimo monitoraggio della Fondazione Gimbe sull’andamento della pandemia in Italia. Solo in Basilicata si è registrato un calo più consistente, pari al 46,9%.
Il numero dei positivi ogni 100 mila abitanti è sceso a 105, al di sotto della media italiana di 138. Nell’isola sono nettamente sotto le soglie critiche anche i ricoveri: solo il 5% dei posti letto in area medica è occupato da pazienti Covid, in linea con la media nazionale, percentuale che sale al 6% nelle terapie intensive.