Non ci sarà prima di domani la riunione del Comitato tecnico scientifico nella quale gli esperti dovrebbero esprimere un parere sul pass annunciato dal governo per gli spostamenti anche nelle regioni arancioni e rosse. L’incontro, secondo quanto si apprende, non è ancora stato fissato ma è probabile che si terrà martedì.
Sul tavolo degli esperti dovrebbe esserci anche il protocollo delle riaperture messo a punto dalle regioni mentre al momento non è stato chiesto un parere sulla ripresa della scuola in presenza.
Intanto l’Italia va verso le riaperture anticipate al 26 aprile ma arrivano alcuni alert dagli esperti anche rispetto alle ipotesi, avanzate in particolare dal leader della Lega Matteo Salvini di togliere il coprifuoco attualmente previsto alle 22. I numeri – sottolinea il sottosegretario alla salute Pierpaolo Sileri intervistato dalla Stampa – non sono ancora così buoni da abbattere le restrizioni ed è presto per togliere il coprifuoco. Ma è fiducioso e assicura che le riaperture sono ‘irreversibili: non dovremo più temere di dover chiudere’, visto che la campagna vaccinale avanza.
Sileri invita a non correre sul coprifuoco e aggiunge che portare l’R0 di molto sotto lo 0,8 permetterà alleggerimenti. Ma ora l’incidenza nei contagi è ancora alta.
Sono tre le possibilità per ottenere il pass: la vaccinazione, un tampone nelle ultime 48 ore oppure l’aver avuto il covid nei sei mesi precedenti.
Nel momento in cui si allenta, è normale che l’epidemia possa ripartire e un rischio riaperture c’è, ma abbiamo un sistema di allerta precoce per intervenire subito. Lo spiega a Repubblica Gianni Rezza, capo Prevenzione ministero Salute e membro del Cts. Il rischio accettabile per un epidemiologo è zero – chiarisce – per un economista può essere 100 e per chi ha dovuto chiudere un’attività è ancora più elevato. ‘È legittimo che la politica trovi una sintesi’, dice, e saranno cruciali le due-tre settimane successive. Poi fa sapere che potrebbero avere via libera rapidamente i test salivari: ‘sono affidabili ormai quanto il tampone’.
“Penso si poteva riaprire di più, ad esempio le palestre con le lezioni individuali che non sono fonte di particolare contagio. Su qualche dettaglio potremmo collaborare col Governo per migliorare le misure”, ha il presidente della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga, al programma “Mezz’ora in più” su Rai 3.