MESSINA – Solo 77 dei 108 Comuni della provincia di Messina hanno fatto richiesta per l’ottenimento da parte della Cassa depositi e prestiti delle anticipazioni dei fondi destinati agli Enti locali per far fronte ai pagamenti della Pubblica amministrazione così come previsto dal Decreto legge n. 35 del 2013.
Non sono servite le diverse sollecitazioni da parte delle imprese e del presidente di Confindustria Messina Ivo Blandina, il quale aveva esortato le amministrazioni a espletare entro il 30 aprile gli adempimenti necessari per la richiesta di tali somme, ad avere una risposta pronta e compatta. «Siamo delusi – afferma Ivo Blandina – dall’incapacità dei Comuni di perseguire questo obiettivo mettendo prontamente in atto tutte le procedure necessarie. Una conferma della scarsa sensibilità degli Enti locali e della politica nei confronti del mondo produttivo che invece avrebbe potuto, con queste somme, riacquisire un po’ di liquidità e capacità di rifinanziare le proprie attività, mantenendo la produzione e i posti di lavoro».
Sono state concesse le anticipazioni di liquidità da parte di Cassa depositi e prestiti agli Enti locali che ne hanno fatto richiesta entro il 30 aprile scorso, proporzionalmente alle richieste degli Enti locali, non essendo state individuate diverse modalità di riparto dalla Conferenza Stato-Città e Autonomie locali. L’importo complessivo delle anticipazioni rideterminato dopo l’istruttoria integrativa è di pari a 64,5 milioni di euro circa, e l’importo ammesso complessivo – pari al 62,5 per cento fisso – è di poco più di 40 milioni di euro.
Sempre in attuazione al Decreto legge n. 35 del 2013 è stato emanato il decreto del Ministero dell’Economia e delle finanze del 14 maggio 2013 che individua, per gli Enti locali (Comuni e Province) che ne abbiano fatto richiesta entro il 30 aprile scorso, gli importi dei pagamenti da escludere dal Patto di stabilità interno 2013. Sono poco meno di 39 milioni di euro gli spazi finanziari concessi a seguito delle richieste provenienti dal nostro territorio. «Un importo complessivo che però non è sufficiente alle esigenze delle imprese» ha voluto sottolineare Ivo Blandina, che ha anche evidenziato come il nodo dei debiti delle P. A. risulti assente anche dal dibattito in atto per la campagna elettorale cittadina e dai programmi dei candidati a sindaco della città di Messina.
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