Crisi, Fico convocato al Quirinale. “Possibile conferma maggioranza”

Fico

“Il presidente Sergio Mattarella ha convocato il presidente della Camera Roberto Fico alle 19.30 al Quirinale”. Lo ha comunicato il portavoce del Quirinale Giovanni Grasso. Nel terzo giorno di consultazioni il presidente della Repubblica è intervenuto annunciando che a breve avrebbe preso una iniziativa. Le emergenze del Paese “possono essere fronteggiate soltanto attraverso l’utilizzo rapido ed efficace delle grandi risorse predisposte dall’Ue.

Com’è evidente le tre emergenze sanitaria, sociale, economica, richiedono immediati provvedimenti di governo”.“E’ doveroso – ha detto il capo dello Stato – dar vita presto a un governo con un adeguato sostegno parlamentare” in un “momento così decisivo”. “E’ emersa la prospettiva di una maggioranza politica composta a partire dai gruppi che sostenevano il governo precedente. Questa possibilità va peraltro doverasamente verifcata”, ha detto il capo dello Stato. 

Terzo e ultimo giorno di consultazioni al Colle.  Il centrodestra unito e la delegazione di M5s sono stati a colloquio con il capo dello Stato. M5s non chiude all’ipoesi di un nuovo governo anche con Iv (“partire dall’attuale maggioranza”) a patto che sia guidato da Giuseppe Conte. Plaude Italia Viva: “Le dinamiche interne al M5s le lasciamo a loro. Noi abbiamo chiesto ieri che ci sia atteggiamento chiaro degli altri partiti di maggioranza verso di noi per una maggioranza politica seria. Mi sembra che la risposta sia stata coerente: verificheremo i passaggi successivi“, dice Ettore Rosato, presidente di Iv, dopo l’apertura della delegazione M5s. “Dopodiché noi – vogliamo essere chiari – abbiamo detto che dobbiamo confrontarci sui contenuti perché il governo è caduto sull’incapacità di fare le cose. Non si può dire che è andato tutto bene. Se ci confrontiamo con molta schiettezza può nascere un governo più forte di prima”. Ma l’apertura del capo politico crea la reazione di alcuni esponenti M5s a partire da Alessandro Di Battista: “Prendo atto che oggi la linea è cambiata. Io non ho cambiato opinione. Tornare a sedersi con Renzi significa commettere un grande errore politico e direi storico. Significa rimettersi nelle mani di un “accoltellatore” professionista che, sentendosi addirittura più potente di prima, aumenterà il numero di coltellate. L’ho sempre pensato e lo penso anche adesso. Se il Movimento dovesse tornare alla linea precedente io ci sono. Altrimenti arrivederci e grazie“. “Mi auguro che il M5s trovi una sintesi interna”, è il commento in proposito di Rosato. Anche Barbara Lezzi va all’attacco: “La posizione del M5s su Renzi “è un repentino cambio di linea al quale, per essere legittimato, deve seguire un voto degli iscritti. I due governi formati dal 2018 hanno visto centrale il voto dei nostri iscritti. Anche in questo caso è necessario”. Lezzi commenta così un tweet del deputato Emilio Carelli che diceva: “Il M5s ha definito la linea per il Colle: no a veti su Italia Viva, ma avanti con Giuseppe Conte”. 

La posizione di M5s – “Si può accettare che ci siano veti o personalismi? Oppure è il momento della responsabilità e di fare un passo avanti e farlo tutti insieme?”. Lo ha detto il capo politico di M5s Vito Crimi, al termine del colloqui con il presidente Mattarella al Quirinale. “Al presidente Mattarella abbiamo reso la nostra disponibilità ad un confronto con chi ha a cuore l’interesse del Paese, per un governo politico a partire dalle forze di maggioranza” attuali “ma con un patto di legislatura. L’unica persona in grado di presiedere questo governo, per il M5S è Giuseppe Conte”.”Stamattina – ha raccontato – ho trovato sul mio cellulare un messaggio di un sindaco, non del messaggio. “Ciao Vito come sindaco di un piccolo comune di montagna, per giunta terremotato, fatico a capire cosa sta accadendo. Non meritiamo quello che stiamo vivendo, c’è bisogno di satbilità, di rimboccarci le maniche e elavorare, ci vuole un nuovo corso. Solo lavorando seriamente potremo rialzarci. C’è un’Italia piena di energia che vuole lavorare”. Parole, quelle di Crimi, che hanno scatenato l’ira di Alessandro Di Battista. “Prendo atto che oggi la linea è cambiata. Io non ho cambiato opinione. Tornare a sedersi con Renzi significa commettere un grande errore politico e direi storico. Significa rimettersi nelle mani di un “accoltellatore” professionista che, sentendosi addirittura più potente di prima, aumenterà il numero di coltellate. L’ho sempre pensato e lo penso anche adesso. Se il Movimento dovesse tornare alla linea precedente io ci sono. Altrimenti arrivederci e grazie”. 

Il centrodestra unito al Colle – “Abbiamo espresso preoccupazione – ha detto Matteo Salvini – per qusto governo incapace: serve soluzione rapida. Abbiamo riproposto al Presidente la richiesta di elezioni. Quindi un governo con programma coeso e maggioranza solida. Piena disponibilità a collaborare su provvedimenti utili a italiani. No ad appoggio di questa maggioranza”.