L’indicazione data da Giancarlo Cancelleri, il candidato del Movimento 5 Stelle alla presidenza della Regione siciliana e il piu’ votato tra gli eletti all’Assemblea regionale per il suo movimento, di eleggere alla presidenza del Parlamento siciliano Concetta Raia, deputata eletta nelle liste del Pd, e’ un atto di grande cultura politica che i partiti dovrebbero saper cogliere. Appare chiara la linea di chi vuole sostenere anche nella prassi quotidiana una rottura con il passato indicando per un posto super partes e di grande responsabilita’ una donna: sarebbe la prima volta per il Parlamento piu’ antico (e maschilista) del mondo. Spetta a Rosario Crocetta (e dunque ai leader della coalizione che lo ha sostenuto) raccogliere i segnali che provengono dal battaglione che i grillini sono riusciti a portare in Parlamento: da questo si capira’ se il neopresidente della regione siciliana vuole veramente essere ricordato per aver fatto la rivoluzione attuando una vera politica riformista e antimafia o se preferisce essere ricordato per essere stato uno dei tanti in continuita’ con la politica dissennata degli anni scorsi. Crocetta puo’, insieme ai grillini che possono garantirgli la maggioranza , avviare quelle riforme necessarie per far uscire la Sicilia da pantano in cui si trova. Una nuova (meglio sarebbe dire vera) politica energetica, per esempio, sarebbe gia’ un grande passo avanti. E poi un piano per le citta’ nel tentativo di renderle piu’ a misura d’uomo. E altro ancora, come un piano industriale per la Sicilia che puo’ almeno dare un indirizzo a questa terra in preda alla confusione e al panico da crisi economica. Crocetta, con questa alleanza strategica sui fatti e nonsulle poltrone, puo ‘ insomma provare a dare una speranza ai siciliani onesti, ai giovani in cerca di certezze per il futuro.