E’ già caos sul nuovo “governicchio” di Rosario Crocetta. Il governatore siciliano ieri ha varato la quarta Giunta in tre anni. Serviva, dicevano, a mettere d’accordo i partiti della maggioranza, cioè le sei – sette correnti del Pd più i partitini che orbitano intorno. E invece, già un minuto dopo la sua presentazione, la giunta veniva sconfessata dal segretario del Pd Fausto Raciti.
Sicilia: segretario Pd, errore Crocetta. Raciti boccia composizione nuova giunta regionale. https://t.co/iof983pDIN
— Ansa Sicilia (@AnsaSicilia) 3 Novembre 2015
Il quarto governo nasce intorno alle 17 e neppure un’ora dopo vacilla pericolosamente sotto i colpi di Pd, Psi della robusta truppa di deputati di Sicilia futura dell’ex ministro Toto’ Cardinale, nonché’ di scontenti disseminati ovunque come mine. Il nuovo assetto, nel quale ‘ci mette la faccia’ anche il capogruppo Pd Antonello Cracolici, inserisce altri deputati e da’ una connotazione molto piu’ politica all’esecutivo. Conferma il ‘tutore dei conti’ Alessandro Baccei, ma esclude la componente Dem di Giuseppe Lupo. “Un errore”, e’ il giudizio tagliente, che pare una sconfessione, del segretario del Pd siciliano Fausto Raciti, con alcuni settori del partito tentati di far saltare i ponti. Ma non e’ il solo problema. I socialisti dicono di non ricoscersi in una Giunta in cui non hanno trovato spazio, e Sicilia futura si dice a un passo dall’opposizione. Crocetta prova a ricucire stabilendo un incontro riparatore con Raciti. Prima della bufera, il governatore aveva in mente di incontrare giovedi’ i partiti della coalizione per sottoscrivere il patto di fine legislatura. Ma lo scenario resta confuso e, nella migliore delle ipotesi, destinato a produrre un ‘rimpastino’ in corsa. E’ l’obiettivo dichiarato del resto, del confronto tra Crocetta e Raciti per “verificare – spiega lo stesso governatore – la possibilita’ di allargare la rappresentanza politica in giunta, rivedendo qualche nome tra quelli precedentemente comunicati”. Confermata in Giunta la fedelissima Mariella Lo Bello, designata vicepresidente e assessore per le Attivita’ produttive in quota Crocetta, cosi’ come Cleo Li Calzi a Turismo e spettacolo. Confermato soprattutto l’assessore all’Economia Baccei, per i renziani di Faraone e per il governo nazionale il garante del rigore e delle riforme all’interno dell’esecutivo; sempre per Pd restano Vania Contrafatto e l’assessore alla Salute Baldo Gucciardi; mentre entra un nome di peso come il capogruppo del Pd Cracolici, neo assessore all’Agricoltura. Il deputato Bruno Marziano lascia la presidenza della commissione Attivita’ produttive per fare l’assessore all’Istruzione e alla Formazione professionale; Antonio Fiumefreddo lascia Riscossione Sicilia per la delega delle Autonomie locali e Funzione pubblica. Per l’Udc cambio di delega per Giovanni Pistorio che passa alle Infrastrutture e mobilita’; new entry il segretario regionale Gianluca Micciche’, assessore alla Famiglia, politiche sociali e lavoro. Un terzo centrista, il professionista messinese Carlo Vermiglio, nuovo assessore ai Beni culturali, e’ descritto come gradito a Ncd, ma Angelino Alfano lo esclude: “Riforme strutturali per la Sicilia si’, governo no, ne’ in forma diretta ne’ indiretta. Noi siamo estranei al governo Crocetta e a questa giunta”. “In queste condizioni e’ impossibile entrare nella maggioranza”, e’ la sentenza di Sicilia futura per bocca di Cardinale; “Non rimarrebbe a questo punto altra strada che l’opposizione”, mette il carico il coordinatore regionale Nicola D’Agostino. “Crocetta presenta il governo e Raciti – sibila Nello Musumeci, leader dell’opposizione all’Ars – gli risponde che il Pd non lo riconosce. Signori, governare non e’ essere perennemente su Scherzi a parte”.
#Crocettaquater, da Forza Italia ai grillini: piovono critiche sulla nuova giunta https://t.co/qygxxyBJWc pic.twitter.com/Otb8AWCqGd — Gds.it (@GDS_it) 3 Novembre 2015
LE ALTRE REAZIONI. “I fatti delle ultime ore confermano l’aggravarsi dello stato di calamità Istituzionale della Regione, ammesso che la Regione ancora esista. Prima finirà questa devastante legislatura e minori saranno i danni sociali, culturali ed economici per la Sicilia.” Lo ha dichiarato il Sindaco di Palermo Leoluca Orlando in merito alle vicende del Governo della Regione.
“Il Nulla politico e programmatico di Crocetta trova nel suo quarto governo la sintesi massima“. Lo dichiara Saverio Romano, coordinatore gruppi parlamentari ALA “L’ennesima spartizione di potere, – prosegue – un misero ‘aggiungi un posto a tavola’ in assenza di un piano qualsivoglia per uscire dal default e per restituire una speranza ai siciliani. Unico obiettivo di chi lo sostiene e’ la sopravvivenza politica a danno dei siciliani. Una regione di fatto commissariata, che e’ sorda all’allarme lanciato da tutte le categorie sociali e dalle forze produttive, incapace non solo nella gestione ballerina dei conti ma anche nella organizzazione di una risposta alla disoccupazione e alla disperazione sociale”.
“Auguri di buon lavoro al catanese Antonio Fiumefreddo, neo assessore regionale: sono sicuro che la sua voglia di fare potrà essere di importante aiuto per il Presidente Crocetta e per la nuova Giunta”. Lo afferma il deputato nazionale del Partito Democratico, Giuseppe Berretta. “Al neo assessore alle autonomie locali e funzione pubblica spetterà il compito importante di rappresentare al meglio il territorio catanese. Mi auguro, come se lo augurano tutti i siciliani, che il nuovo Governo regionale possa affrontare con un nuovo spirito e con maggiore determinazione i tantissimi problemi irrisolti della nostra Isola”.
“Più che un parto è stato un aborto. Il nuovo governo è una grande ammucchiata che non riesce nemmeno a soddisfare la voglia di poltrone di tutti. Il Crocetta quater è addirittura peggio dei precedenti e non avrà vita lunga” I deputati all’Ars del Movimento 5 Stelle bocciano senza mezzi termini il nuovo esecutivo “che sa tantissimo di vecchio”. “Altro che governo della rinascita – dicono i parlamentari 5Stelle – questo esecutivo è solido come un un pilastro di burro. E le dichiarazioni di Raciti la dicono lunga in questo senso. Hanno provato a soddisfare la smisurata voglia di potere delle mille anime della maggioranza, che in questi giorni di grandi emergenze tutto ha dimostrato di avere a cuore, tranne gli interessi della Sicilia” “I partiti – continuano i deputati – con queste scelte non si sono riappropriati della politica, ma delle poltrone. Esprimiamo solidarietà agli elettori del Pd che ora dovranno stare a braccetto con gli eredi di Belusconi, che avevano spergiurato di non entrare nella nuova giunta anche sotto mentite spoglie. La Sicilia da oggi ha nuovamente una squadra di ben pagati assessori, che abbia un governo è tutto da dimostrare”.
“Si è consumato l’ennesimo atto di una commedia tragicomica che parafrasando il famoso film di Hugh Grant, potrebbe intitolarsi ‘Quattro matrimoni ed un funerale’”. Lo dichiara Salvo Pogliese, parlamentare europeo di Forza Italia, dopo l’ufficializzazione del quarto governo Crocetta. “La nuova Giunta, trainata dal Pd, consacra, speriamo l’ultimo dei quattro matrimoni di Crocetta, quello con l’NCD e rappresenta il degrado e la mistificazione ‘ ribaltonista’ della Politica, non certo la volontà del Popolo siciliano che invece celebra il suo funerale”.
“Abbiamo lasciato la Sicilia senza un Governo per giorni e giorni, senza guida politica, senza linea amministrativa per qualche… sostituzione. E’ questo il Governo della svolta? Il Governo utile al rilancio della Sicilia? A me pare, più modestamente, l’ennesimo atto della interminabile faida interna al Partito Democratico, responsabile principale – assieme al Presidente della Regione – della più grande crisi politico-finanziaria del dopo guerra”. Lo dichiara il deputato regionale di Forza Italia Riccardo Savona. “L’irresponsabilità dimostrata da questa litigiosa compagine politica – prosegue – ha ormai superato i livelli di guardia, siamo tutti in balia delle scellerate beghe interne ad una maggioranza che, sulla pelle dei siciliani, continua a nominare assessori con scadenza trimestrale. Il Gruppo di Forza Italia all’Ars – oramai unica forza di opposizione al dilagante consociativismo “di massa” -, continuerà con coerenza a farsi interprete del disagio e dell’insofferenza del popolo siciliano”.
“I violenti attacchi del Partito democratico al presidente della Regione siciliana, avvenuti solo pochi minuti dopo la presentazione del Crocetta Quater, evidenziano come il Pd, che mostra una palese volontà ricattatrice, sia il vero problema della nostra Sicilia. I democratici sono i veri responsabili di un gioco al massacro che la nostra terra non merita e che i siciliani sono stanchi di subire”, così Marco Falcone, capogruppo di Forza Italia all’ARS. “Notiamo altresì come il capogruppo del Pd, Antonello Cracolici, abbia finalmente realizzato il sogno di ottenere la bramata carica di assessore, lavando però il coltello con il sangue di alcuni colleghi – prosegue Falcone –. Dobbiamo ora capire con quale spirito il Partito democratico siciliano e gli altri cespugli delusi dal nuovo esecutivo, vivranno il proseguo dell’amministrazione Crocetta”.
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