Rosario Crocetta, governatore della Sicilia, è alla prese con le consultazioni per la costituzione della nuova giunta di governo, la quarta in tre anni, un record. La novità è che un posto sarà riservato per il Nuovo Centro Destra di Schifani e Alfano, come da accordi che comunque avevamo anticipato un mese fa. Il problema è che l’ala renziana del Pd non vuole cedere assessori, e il nuovo Pdr di Totò Cardinale chiede più spazio. Scene che sembrano uscite dagli anni ’80. Lo schema di Crocetta prevede 5 assessori al Pd invece degli attuali 6, 2 all’Udc, e uno ciascuno Ncd, Sicilia democratica, socialisti e Pdr. L’ultimo posto il presidente lo riserverebbe a un fedelissimo: probabilmente Antonio Fiumefreddo, attualmente alla guida di Riscossione Sicilia. Ma Crocetta vorrebbe anche convincere i socialisti a tenere in «quota» Mariella Lo Bello: proposta già rifiutata dagli interessati che hanno già indicato Giovanni Di Giacinto. E insomma, l’aria di rivoluzione di Crocetta alla fine è diventata questa: governo di un partiti e tanti inesistenti partitini, con rimpasti continui, sottogoverni e commissioni nel piatto. Solo che Craxi e Andreotti ci sapevano fare, e un minimo di stabilità la davano. Qui, invece, la stabilità non dura più di una settimana, massimo due.
Ieri alla prima convocazione per le consultazioni, il Pdr non si è neppure presentato. Mentre Davide Faraone – che dovrebbe rinunciare a un assessore – ha chiesto che rimanga all’Economia l’assessore Alessandro Baccei: «Do un significato politico alla presenza di Baccei in giunta. È arrivato con il mandato di costruire un piano di riforme che legittimasse la richiesta di risorse economiche al governo nazionale. Questo percorso è stato avviato con condizione di isolamento da parte di Baccei. Lui rappresenta la garanzia che questo percorso va avanti. Roma quel percorso lo vuole portare avanti. Se qui si è cambiato idea e si vuole mantenere un sistema economico di questo tipo, qualcuno lo dica e ne prendiamo atto».
In ballo ci sono 1,4 miliardi di lire e proprio lunedì Crocetta sarà a Roma per discutere gli aiuti necessari chiudere il bilancio.
Circa i nomi dei nuovi assessori, tra i più gettonati Antonello Cracolici, capogruppo Pd all´Ars, e Giuseppe Lupo, attuale segretario regionale del partito e vicepresidente dell´Ars. Tra gli altri nomi che circolano per i “cuperliani” il siracusano Bruno Marziano e Concetta Raia. L´ala renziana dovrebbe a questo punto sacrificare qualcuno dei suoi, Contraffatto, Gucciardi e Purpura.
La Procura di Palermo sta nel frattempo indagando sulle missioni effettuate fuori dalla Sicilia dall’ assessore Baccei, poi rimborsate dalla Regione su richiesta del componente della giunta Crocetta. La Guardia di finanza, delegata alle indagini, sta acquisendo documenti e atti ufficiali sulle trasferte dell’assessore. Il fascicolo è stato aperto dopo un esposto presentato qualche mese fa dal sindacato Cobas/Codir. La polemica sulle trasferte rimborsate di Baccei esplose lo scorso aprile. Nei primi due mesi e mezzo di quest’anno, l’assessore, secondo quando risulta dai mandati sui rimborsi spese autorizzati dagli uffici regionali, aveva fatto undici volte su e giù da Roma. L’assessore, che ha residenza nella Capitale, spiegò che quelle missioni erano di natura istituzionale.