Ieri Rosario Crocetta ha illustrato il Patto per la Sicilia firmato qualche giorno fa da Renzi. Sono previsti circa 1100 cantieri che dovrebbero essere avviati nell’isola entro l’anno grazie a cinque miliardi di fondi. Gran parte dei progetti riguarda la difesa del territorio e dell’ambiente, la riqualificazione delle città, i parchi archeologici: “Faremo presto le gare, senza tempi biblici, interverremo con meccanismo di semplificazione” annuncia Crocetta. Già la settimana prossima la Regione contatterà i Sindaci dei più di 300 comuni interessati dai lavori.
Spazio per una stoccata ai Cinque Stelle: A”nche noi, davanti a un finanziamento per quasi 5,7 miliardi di euro, avremmo potuto dire che non vogliamo queste opere per paura, come ha fatto il sindaco di Roma rinunciando alle Olimpiadi, ma non lo abbiamo fatto. Invece, dimostreremo che faremo tutto nella massima trasparenza”, ha aggiunto Crocetta.
In particolare sono previsti 593,51 milioni di euro per sistemare il territorio siciliano. Inoltre, sono previsti oltre 462 milioni di euro per Acque e Rifiuti, 223 milioni di euro per le infrastrutture strategiche viarie, 193 milioni di euro per interventi su Beni culturali, 175 milioni per la viabilità, 163 milioni per la riqualificazione urbana, 151 milioni di euro per le aree industriali, 120 milioni per il territorio, 60 milioni per l’edilizia pubblica, 50 milioni di euro per i contratti di sviluppo, 49,8 milioni per l’impiantistica sportiva, 45 milioni per le infrastrutture portuali, 23 milioni per il turismo, 8,5 milioni per la ricerca e 3,1 milioni per l’energia alternativa.
“Abbiamo approvato in giunta il piano portuale che prevede progetti per interventi negli scali della Sicilia” ha aggiunto Crocetta. Il piano prevede interventi per la piccola portualità’ per 19 mln di euro. Gli interventi riguardano tra gli altri i porti di Lampedusa, Lipari, Vulcano, Castellammare del Golfo.
Crocetta risponde anche alle critiche mosse negli scorsi giorni sulfinanziamento destinato a Gela: «Che scandalo fa il finanziamento della piscina per Gela? Non ha un valore sociale di riscatto in una città fortemente degradata? Mi dispiace che io mi debba difendere per un intervento da sette milioni per una città, che è la quinta per dimensioni nell’Isola, su un piano da sette miliardi». A quanti invece hanno criticato la lista delle opere, denunciando che fossero già state precedentemente finanziate, Crocetta replica precisando più volte che «dietro quell’elenco c’è un lungo lavoro, per questo ringrazio tutti coloro che ci hanno lavorato perché ci sono voluti anni per mettere insieme tutto».
Perplessa l’opposizione. Il capogruppo di Forza Italia all’Ars, Marco Falcone, ha espresso tutte le sue perplessità: “In considerazione della manifesta incapacità del governo regionale – ha detto Falcone – Forza Italia ha fondato motivo di ritenere che questo Patto, una mera enunciazione di progetti, alcuni dei quali sole idee progettuali, non sortirà nessuno dei benefici celebrati dal duo Renzi-Crocetta. Per questo motivo il Presidente della Regione deve venire subito in Aula, per discutere le reali disponibilità finanziarie e per chiarire se i progetti, si pensi alla Santo Stefano-Camastra o alla Ragusa-Catania, non siano una riproposizione di opere già finanziate e poi definanziate a causa della negligenza dell’attuale governo regionale. Vogliamo anche conoscere i criteri di individuazione delle opere e la tempistica del loro finanziamento, affinché il tutto non si risolva in una bolla di sapone”.
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