È di almeno 8 dispersi, finora, il bilancio dell’esplosione avvenuta a Ravanusa nell’Agrigentino. Tra di loro anche una donna incinta. Una bombola di gas è esplosa in una palazzina di quattro piani di via Galileo Galilei a Ravanusa, in provincia di Agrigento.
Stando alle prime notizie che giungono dal posto, l’intero stabile sarebbe crollato. Il boato che ha squarciato il silenzio di Ravanusa è avvenuto verso le 20.30. Nel paese di oltre 10 mila abitanti a 50 minuti di auto da Agrigento e a più di due ore da Palermo la gente è scesa in strada impaurita. Poi col passaparola si è capito dove fosse avvenuto lo scoppio della bombola o la fuga di gas che ha innescato l’esplosione. Gli allarmi delle auto e di alcune abitazioni hanno cominciato a suonare. Dagli edifici nella via Galilei e nelle vie vicine sono scesi in strada gli abitanti terrorizzati che hanno visto le fiamme alte levarsi dalle macerie di una palazzina.
Calcinacci pezzi d’infisso, porte sono state scagliati a decine di metri dal luogo dell’esplosione. Sono giunti quindi i carabinieri, i vigili del fuoco le ambulanze. L’energia elettrica è stata tolta in tutta la zona dove sono affluite centinaia di persone: “Mamma mia, mamma mia, un disastro” esclamano. Tre squadre di volontari (Procivis, guardia costiera ausiliaria e Croce rossa) hanno raggiunto Ravanusa per i soccorsi, annuncia il sindaco di Licata, Pino Galanti.
Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco di Canicattì, Agrigento e Licata che hanno dovuto innanzitutto domare le fiamme che si sono sviluppate nell’esplosione di gas. Nel luogo dell’esplosione sono presenti anche i carabinieri della locale stazione e i rinforzi giunti da Licata. Il sindaco di Ravanusa, Carmelo D’Angelo, con una diretta facebook, ha lanciato un appello: “Chiunque abbia autobotti e mezzi meccanici ci dia una mano. È un disastro
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