In Sicilia, la lotta per un’equa distribuzione delle risorse infrastrutturali sembra essere una storia senza fine, una narrazione che si ripete con le stesse promesse infrante e le stesse delusioni. L’ultimo capitolo di questa saga riguarda il completamento dell’autostrada Siracusa-Gela, un progetto che sembra procedere a rilento, lasciando dietro di sé non solo un senso di abbandono ma anche la conferma amara che, per alcuni territori, le promesse si traducono spesso in realtà evanescenti.
La deputata regionale del Movimento 5 Stelle, Stefania Campo, insieme al coordinatore provinciale Federico Piccitto, ha recentemente sollevato nuovamente il problema, sottolineando come le risorse attualmente destinate a questo progetto siano largamente insufficienti. Secondo i loro calcoli, per il completamento di tutti i lotti della Siracusa-Gela servirebbero almeno 2 miliardi di euro, ma ad oggi solo una frazione di questa somma, 149 milioni di euro, è stata vagamente promessa dall’assessore Aricò per il finanziamento del lotto 9 fino a Scicli.
Queste cifre, però, restano avvolte nell’incertezza, poiché senza una delibera ufficiale, le promesse rimangono tali, lasciando il territorio in una sorta di limbo burocratico e finanziario. Campo e Piccitto non nascondono il loro disappunto, evidenziando come, ancora una volta, il loro territorio sia costretto a pagare il prezzo per la mancanza di attenzione e di investimenti adeguati da parte delle autorità.
La situazione diventa ancora più frustrante se si considera che, mentre le risorse per la Siracusa-Gela scarseggiano, altri progetti, come il Ponte sullo Stretto e gli inceneritori, sembrano procedere senza intoppi, beneficiando di finanziamenti e attenzioni che sembrano sottratti a infrastrutture vitali per la Sicilia sud-orientale.
L’incontro tenutosi al municipio di Gela, organizzato dai comuni di Gela e Vittoria, ha visto una partecipazione attiva non solo da parte dei membri del Movimento 5 Stelle, ma anche di alcuni sindaci della provincia di Ragusa, sottolineando una coesione territoriale nella richiesta di maggiore attenzione e risorse. Tuttavia, l’assenza di rappresentanti della maggioranza regionale e dell’assessore Aricò all’incontro ha lasciato un vuoto di risposte concrete, alimentando la percezione di un disinteresse verso le esigenze di un territorio strategicamente importante ma troppo spesso dimenticato.
La contrapposizione tra il trattamento riservato alla Ragusa-Catania durante il governo Conte, dove i lotti furono suddivisi ma pienamente finanziati per facilitarne l’esecuzione, e l’approccio a spizzichi e bocconi adottato per la Siracusa-Gela, è emblematica di una discontinuità di attenzione e risorse che alimenta il senso di ingiustizia.
In questo contesto, il danno subito dal territorio non si limita alla mancata realizzazione di infrastrutture cruciali; si estende alle conseguenze economiche e sociali di tali mancanze. Come evidenziato da alcuni sindaci, la popolazione del versante modicano, ad esempio, si trova ora in una posizione svantaggiata, con l’aeroporto di Comiso che rischia di diventare sempre più un’entità isolata e trascurata.
Il Movimento 5 Stelle, attraverso le voci di Campo e Piccitto, chiede un impegno rinnovato per riportare l’attenzione su questa infrastruttura vitale, invitando a un dialogo aperto e costruttivo con il presidente Schifani per trovare soluzioni concrete e tempestive. La battaglia per la Siracusa-Gela non è solo una questione di finanziamenti e opere pubbliche; è un simbolo della lotta per l’equità, per il riconoscimento delle esigenze di ogni territorio e per la costruzione di un futuro sostenibile e inclusivo per la Sicilia.
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